Banca Prealpi SanBiagio, l’Istituto di Credito Cooperativo con sede a Tarzo, parte del Gruppo Cassa Centrale, ha reso noto i dati di bilancio 2024 che verranno sottoposti all’approvazione della prossima Assemblea.
L’Istituto, forte della fiducia riservata dai Soci e dai clienti, prosegue nella tendenza estremamente positiva iniziata nel 2023, con la straordinaria crescita della raccolta complessiva, confermando il proprio ruolo di riferimento per famiglie e imprese del territorio. Inoltre, in controtendenza rispetto al resto del sistema bancario, si incrementano anche i prestiti erogati alla clientela. Restano estremamente solidi i fondamentali che, con diversi indicatori, confermano il posizionamento al vertice del settore in Italia.
I risultati conseguiti e la destinazione dell’utile (inclusa la quota finalizzata alla beneficenza), saranno al centro dell’Assemblea ordinaria dei Soci che la mattina di domenica 18 maggio è convocata presso la Prealpi SanBiagio Arena di Conegliano.
Il Presidente di Banca Prealpi SanBiagio, Carlo Antiga, ha commentato: “I numeri che contraddistinguono il bilancio sono estremamente confortanti, e ci permettono di affrontare con serenità anche questo 2025, caratterizzato da un contesto macroeconomico e geopolitico complesso ed incerto, con nuovi rischi legati a politiche commerciali protezionistiche e alle loro conseguenze sugli scambi internazionali”.
“L’utile maturato si è coniugato ad un’intensa attività a favore dei Soci – prosegue Antiga – concretizzatasi in una remunerazione competitiva dei conti correnti, così come in una intensa ed accorta erogazione di credito, a supporto delle loro esigenze. A questo si aggiungono iniziative mirate in ambito di gestione del risparmio e protezione dai rischi, come le agevolazioni sulle polizze assicurative, che testimoniano il nostro impegno a offrire un concreto valore aggiunto alla base sociale“.
Il Direttore Generale, Mario Marcon, ha aggiunto: “I risultati conseguiti nel 2024, frutto della riconosciuta professionalità del nostro personale, confermano ancora una volta la qualità e la sostenibilità del nostro modello di business, fortemente radicato nel territorio, a cui si affiancheranno progetti di ulteriore espansione. La significativa crescita della raccolta dei risparmi della clientela è un chiaro segnale della fiducia che Soci e Clienti ripongono in noi. Il nostro impegno resta saldo nel confermare il carattere distintivo di Banca Prealpi SanBiagio, promuovendo un modello di sviluppo inclusivo e sostenibile, a beneficio del territorio e del benessere delle comunità“.


Il bilancio d’esercizio 2024
Il quadro di fondo dell’Istituto risulta caratterizzato da fondamentali estremamente robusti, in cui risalta l’elevata solidità patrimoniale e la buona posizione di liquidità, così come un modello di business ben diversificato e resiliente, forte della relazione con i Soci e la clientela. La qualità dell’attivo è testimoniata dal contenuto livello di esposizioni deteriorate, così come dall’elevato ammontare delle coperture dei crediti.
In generale, l’ottimo stato di salute della Banca è sintetizzato dagli indicatori di performance e rischiosità. Con riferimento agli indici di struttura, i crediti verso la clientela rappresentano il 53,5% del totale attivo, confermando la prevalente attività della Banca a finanziare il territorio rappresentato da famiglie, artigiani e piccole e medie imprese.
La raccolta diretta da clientela rappresenta una quota pari al 83,2% del totale passivo confermandosi la fonte prevalente del funding. Il rapporto Impieghi netti/Depositi si colloca al 64,3% ed evidenzia l’elevato grado di liquidità dell’Istituto.
L’indicatore cost income, dato dal rapporto tra i costi operativi ed il margine di intermediazione, migliora riducendosi al 54,4% (era al 58,0% l’esercizio precedente).
Sulla positiva dinamica degli indicatori di rischiosità incidono il flusso, nel complesso contenuto, di ingresso delle nuove esposizioni deteriorate ed i criteri particolarmente rigorosi perseguiti nella determinazione degli accantonamenti. L’indicatore NPL ratio lordo, dato dalle esposizioni deteriorate rapportate agli impieghi lordi, si attesta al 2,45%, in ulteriore riduzione rispetto al 2,76% del precedente esercizio. Il credito deteriorato risulta quasi interamente svalutato con l’indicatore NPL ratio netto che risulta pressoché nullo (0,15%).
Con riferimento agli indici di patrimonializzazione, il Cet1 Ratio si presenta al 32,5%, in ulteriore incremento rispetto al dato di fine 2023 e ben al di sopra delle medie del sistema bancario.
L’utile netto dell’Istituto ha così raggiunto i 68,5 milioni di euro, in crescita del 14,4% sul 2023: un risultato che andrà a beneficio del territorio, tramite la quota da destinare alla beneficenza, e all’ulteriore rafforzamento della solidità della Banca.
Il prodotto bancario complessivo – dato dalla somma di raccolta complessiva e impieghi verso la clientela – è salito a 8,9 miliardi di euro (+5,8%). La raccolta complessiva si è attestata a 6,5 miliardi di euro e presenta una variazione in termini assoluti di 410 milioni (+6,8%). In particolare, la raccolta indiretta che comprende la raccolta amministrata, i fondi comuni, le gestioni patrimoniali e le assicurazioni vita ha registrato una crescita senza precedenti del +17,8% grazie ad afflussi di raccolta netta positiva che confermano la fiducia dei Soci e dei Clienti verso l’Istituto.
I prestiti performing alla clientela si confermano pari a 2,4 miliardi di euro e registrano la crescita del 3,3% sul saldo di inizio esercizio, nonostante gli importanti rientri e nonostante i dati a livello di sistema bancario mostrino una contrazione dei prestiti bancari, per la minore domanda di credito per investimenti.
L’approccio conservativo alla gestione del credito deteriorato assieme alle azioni di de-risking intraprese hanno permesso alla Banca di migliorare ulteriormente la qualità degli attivi, confermando su livelli di eccellenza il posizionamento degli indicatori che esprimono la qualità del credito.
Le esposizioni deteriorate si attestano a 61 milioni (-8,6%). L’ammontare del credito deteriorato al netto delle svalutazioni è pari a 3,7 milioni di euro e rappresenta un importo del tutto trascurabile rispetto alla totalità dei crediti verso la clientela.
Infine, si rafforza ulteriormente la solidità patrimoniale con il patrimonio netto salito a 558 milioni di euro, in crescita di 63 milioni di euro sul fine 2023 (+12,8%), grazie principalmente all’apporto dell’utile del precedente esercizio.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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