Un laboratorio europeo di inclusione sportiva per i ragazzi con autismo. E’ quello attivato nei Comuni di Mareno di Piave, Santa Lucia di Piave, Susegana e Vazzola con il progetto europeo I.N.S.P.I.R.E., promosso da Sport Hub SSD Impresa Sociale e che vedrà collaborare Italia e Slovacchia nell’adozione di approcci innovativi nei contesti sportivi.
Questa mattina, giovedì, nella sala consiliare di Mareno di Piave, il “battesimo” ufficiale dell’iniziativa. Inclusive Sports Programs for Individuals with autism (I.N.S.P.I.R.E.), progetto finanziato dall’Unione Europea con la misura Erasmus+ Sport con capofila Sport Hub SSD Impresa Sociale, si svilupperà in dodici mesi e attiverà dei percorsi sportivo-motori nel territorio, con il coinvolgimento dei quattro Comuni, e dei workshop di cooperazione europea, con i partner di progetto Mimma Dreams APS (Italia) e ADEL (Slovacchia), per l’utilizzo delle nuove tecnologie per favorire l’inclusione sportiva.
“Il progetto nasce come un laboratorio partecipato per avviare delle attività motorie, anche con approcci innovativi, per poter offrire ai giovani con autismo la possibilità di svolgere un’attività sportiva strutturata. – spiega Luca Casagrande di Sport Hub SSD Impresa Sociale – Le attività di progetto saranno fondamentali per raccogliere informazioni, esperienze e approcci che ci permetteranno di costruire un database di informazioni e buone pratiche che saranno poi condivise con il territorio, dalle amministrazioni alle realtà sportive, per poter valutare l’implementazione in via stabile di un’offerta sportiva di prossimità per i ragazzi con autismo. Il confronto con i partner di progetto sarà l’opportunità per innescare delle nuove sinergie e ampliare l’orizzonte del progetto al fine di una collaborazione propositiva, sia territoriale che europea, sulle tematiche dell’inclusione sportiva.”
Secondo l’Eurobarometro Sport 2022, il 45% degli europei non pratica mai una disciplina sportiva o un’attività fisica e tra i motivi ostativi alla pratica sportiva, il 14% degli intervistati, annovera lo stato di disabilità, che si scontra contro ambienti sportivi non pronti ad accogliere questo tipo di utenza. La scarsa presenza di ambienti e personale sportivo adeguati diffusa a livello europeo e confermata a livello dei paesi delle organizzazioni di consorzio, laddove, secondo l’Eurobarometro 525, il valore percentuale degli individui che non praticano sport a causa di una disabilità, è del 7% in Italia del 14% in Slovacchia. Tra i target più discriminati, secondo le fasce d’età, quelli più a rischio sono proprio i giovani in età scolastica, ossia tra i 13 e i 20 anni.
Dopo una prima fase preliminare che vedrà attivi i Comuni e i rispettivi Servizi Sociali nel coinvolgimento della comunità e delle famiglie del territorio, le attività locali del progetto si svilupperanno a Mareno di Piave con il programma sportivo coordinato da Sport Hub SSD, con il proprio collaboratore tecnico Gianluca Gamma, e la collaborazione della Polisportiva Mareno e della Cooperativa Sociale ITACA, presente con un proprio educatore qualificato che assisterà a tutte le attività di progetto. INSPIRE, oltre all’attività sportiva locale, a maggio prevede l’organizzazione di un workshop di cinque giorni, con gli operatori sportivi per ogni organizzazione partner, finalizzato a introdurre la Realtà Virtuale (VR) come strumento per abbattere le barriere all’inclusione di giovani con autismo nei contesti sportivi. Gli operatori sportivi, di cui alcuni selezionati nel territorio con una call ad hoc che verrà aperta, apprenderanno come utilizzare la tecnologia VR per creare ambienti inclusivi.
“L’inclusione non deve essere solo un concetto di cui parliamo ma deve essere qualcosa che nasce dalle nostre comunità, con progetti e azioni che entrano a far parte della vita di un piccolo comune come di un territorio più ampio. Dobbiamo essere capaci di lavorare non sullo straordinario ma piano piano costruire azioni che durano, che diventano ordinarie, comuni e di comunità. – introduce Gianpietro Cattai, vicesindaco del Comune di Mareno di Piave – Il progetto INSPIRE nasce da più lontano di oggi, da una positiva convergenza di intenti tra realtà del territorio e amministrazioni comunali, un percorso condiviso, partecipato. Questo progetto è un primo passo che ci permette di esplorare una modalità di inclusione attraverso lo sport negli spazi, inteso in senso ampio, delle nostre realtà comunali. L’obiettivo è quello di riflettere su cosa è possibile fare e come l’inclusione di giovani con disabilità attraverso lo sport possa diventare un qualcosa di strutturato e duraturo. Come amministrazione Comunale di Mareno di Piave abbiamo sempre creduto nel valore dello sport, sia nella sua dimensione agonistica che nel suo valore sociale. Abbiamo investito in strutture sportive perché abbiamo, giorno dopo giorno, avuto la conferma che lo sport è quell’attività che innesca socialità, senso di comunità e di appartenenza e trasferisce ai nostri giovani valori importanti quali l’impegno, la cooperazione e la perseveranza. INSPIRE ci porta a immaginare le nostre comunità come delle realtà nelle quali lo sport è un elemento che accoglie e che genera benessere per i cittadini, cosa quest’ultima che per noi amministratori deve essere una priorità.”
INSPIRE vuole stimolare lo sviluppo delle competenze sociali negli ambienti sportivi e promuovere la sensibilizzazione delle realtà sportive, delle pubbliche amministrazioni e della comunità sul valore sociale dello sport. Nel corso del progetto infatti verranno attivati anche degli incontri di confronto sulle tematiche dell’inclusione sportiva con, anche, un focus sulla Comunicazione Alternativa Aumentativa e un talk con testimonianze ed esperienze locali. Tutte le attività promosse dai partner e i risultati del progetto saranno poi presentati, in autunno, al Closing Meeting che si terrà a Bratislava.
“Il progetto INSPIRE rappresenta un’iniziativa di grande valore, nata con l’obiettivo di offrire ai giovani con autismo la possibilità di svolgere un’attività sportiva strutturata, attraverso metodologie innovative e un approccio inclusivo. Lo sport, infatti, non è solo un’opportunità di benessere fisico, ma un fondamentale strumento di crescita personale, socializzazione ed educazione. – dichiara Giada Pavan, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Santa Lucia di Piave – Inoltre, la collaborazione tra comuni limitrofi assume un ruolo strategico, consentendo di ampliare l’impatto dell’iniziativa e garantire una rete di supporto più solida ed efficace. È fondamentale continuare a promuovere progetti come questo, affinché lo sport possa essere davvero accessibile a tutti, con particolare attenzione alle persone più fragili.”
“Ci tengo a sottolineare che siamo davvero felici che finalmente questo progetto possa partire. INSPIRE è un progetto dal grande valore sociale perché permetterà a ragazzi con autismo di praticare sport in un ambiente accogliente e stimolante. Il progetto c’è, ora si tratta di impegnarci tutti insieme per calarlo concretamente sui bisogni di questi
ragazzi e ragazze. – dichiara Alessandro Pettenò, assessore all’Associazionismo e al Volontariato del Comune di Susegana – Lo sport, soprattutto in progettualità come queste, non fa stare meglio solo fisicamente ma rappresenta un modo per creare relazioni positive; è un linguaggio universale, che parla a tutti e coinvolge tutti, nessuno escluso.”
“Siamo orgogliosi di sostenere il progetto INSPIRE, un’iniziativa innovativa che promuove l’inclusione sociale e sportiva dei ragazzi con autismo. Il progetto non solo offre attività sportive mirate, ma crea anche un ambiente di partecipazione e condivisione, dove ogni ragazzo può sentirsi parte integrante della comunità. – dichiara Samuele Zago, vicesindaco del Comune di Vazzola (avvezzo a queste dinamiche, essendo anche allenatore di calcio giovanile) – Crediamo fortemente nello sport come strumento per raggiungere questi obiettivi, perché lo sport non è solo attività fisica e competizione, ma è soprattutto inclusione, condivisione, collaborazione ed aggregazione. La forza dello sport è che può essere accessibile a tutti ed è senz’altro un valore aggiunto nella vita delle persone. Pertanto, siamo convinti che lo sport possa fare la differenza nella vita dei ragazzi con autismo aumentando la loro autostima, le relazioni sociali e l’integrazione nella vita quotidiana.”
“Inclusione, innovazione e condivisione sono gli elementi costituenti di Sport Hub SSD Impresa Sociale. – spiega Luca Casagrande – Un hub di comunità nel quale lo sport è lo strumento attivatore di opportunità, progetti e sinergie per la valorizzazione della persona e del suo benessere. Lo sport ‘per tutti’ e ‘di tutti’ in cui crediamo è un elemento inclusivo generatore di innovazione sociale e di dinamiche virtuose che valorizzano le diversità e il senso profondo e autentico di comunità.”
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto e video: Alessandro Lanza)
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