Grande soddisfazione per l’artista Rossana Guerrera, residente a Colfosco di Susegana, che ieri ha ricevuto due importanti riconoscimenti in occasione del premio letterario “Città di Vittorio Veneto” edizione 2021/2022, istituito dall’Associazione Zheneda.
Dopo la partecipazione alla mostra Pro Biennale di Venezia con la poesia “Amore a pioli”, Guerrera si è classificata al secondo posto nella sezione “Libri Editi” del nuovo premio letterario vittoriese e sempre alla piazza d’onore nella sezione “Poesia” con il componimento dal titolo “Senza rumore”.
La premiazione è avvenuta alla presenza di Aldo Bianchi, presidente dell’Associazione Zheneda, dell’assessore vittoriese alla cultura Antonella Uliana, della collega di giunta Antonella Caldart e degli assessori alla cultura dei Comuni limitrofi, che hanno rivolto il loro pensiero a tutte le donne che in questo momento stanno soffrendo a causa della guerra.
“Per me è stato molto importante – afferma Guerrera – Essendo una vittoriese doc, anzi una zhenedese doc perché sono cresciuta a Zheneda, è stato doppiamente emozionante e una bella soddisfazione ritornare a prendere un premio così dopo tanti anni. La cerimonia è avvenuta nell’aula civica del Museo della Battaglia: da bambina passavo i pomeriggi a giocare nella vicina piazza”.
“Ricevere il premio dalle mani dell’assessore Caldart – conclude -, con cui da ragazza trascorrevo i pomeriggi assieme, è stato molto emozionante. Sono molto felice, è stato un bel regalo di compleanno”.
Questa la motivazione del premio: “L’efficacia poetica della lirica ‘Senza rumore’ poggia sulla maestria della padronanza della parola, sulla capacità di condurla nuda alla pagina per accentuarne il valore autonomo ed espressivo. Una parola sapientemente dispiegata e suggestiva bilanciata da un considerevole controllo della versificazione e del ritmo.
Il testo danza su uno stato d’animo senza tempo, senza rumore dove l’unica emozione cesellata è il voler decifrare il buio del tormento tra labbra dischiuse che pericolosamente tacciono. (Barcollo Ma Non Mollo).
Le poesie di Rossana Guerrera dichiarano la potenza e l’originalità dell’ispirazione fin dal titolo del libro edito, 37 trentasette. Una scelta felice quella del gioco poetico ed astrale in cui le figure delle carte rimandano al mondo dell’astrologia, della numerologia in una sorta di cartomanzia lirica fatta di salite, di discese, di baratri, di scalate, di cadute e di cime, per svelare la condizione spirituale dell’anima della Guerrera.
Le poetiche riflessioni si imprimono di un sentimento intenso di appartenenza, di catarsi che coniugano spessori di vissuto e morbidezza profonda nel declinare i tratti e i toni dell’esistenza che è più forte e tenace di noi. Le strofe incedono con maestria espressiva e vibrante di immagini simboliche, di figure esoteriche che vogliono sconfiggere la sofferenza e ritrovare la voce della pace interiore. (Barcollo Ma Non Mollo)”.
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