Susegana, domani l’ultimo saluto ad Antonio Roccon. La principessa Collalto: “Il Gran Maestro è riuscito a realizzare l’inimmaginabile. Ci mancherà molto”

Sarà recitato alle ore 19.30 di questa sera nella chiesa parrocchiale di Susegana il Santo rosario per Antonio Roccon, mancato ieri notte all’età di 74 anni (qui l’articolo).

Alle ore 10.30 di domani, martedì 19 ottobre, si terrà l’ultimo saluto al Gran Maestro della Congrega dei Radici e dei Fasioi, morto per alcune complicazioni legate al Covid-19.

Roccon lascia la moglie Paola con Alessandra, gli adorati nipoti Giorgia e Marco, la sorella Cecilia con i figli, il cognato Fabio con Andrea e Francesco, Daniele con Silvia, Michele con Natalie e figli, i parenti, gli amici e tutte le persone che gli hanno voluto bene in vita.

Tanti i messaggi di cordoglio e di vicinanza alla famiglia arrivati in queste ore: oltre all’amministrazione comunale di Susegana e al presidente Luca Zaia, infatti, tante persone semplici e rappresentanti di associazioni e istituzioni hanno voluto manifestare il loro affetto nei confronti di un uomo che è stato definito “pioniere nella diffusione della cultura dell’alimentazione”.

Toccante il ricordo della principessa Isabella Collalto de Croÿ: “Dalla vivacissima intelligenza, perspicacia inusuale ed empatia marcata, il Gran Maestro Antonio Roccon è riuscito a realizzare l’inimmaginabile, fondando e dando veste e presenza istituzionale alla Congrega dei Radici e Fasioi, a livello nazionale e internazionale, portando Susegana fra i ‘grandi di questo mondo’, con i suoi prodotti, le sue bellezze, la sua gente e le sue tradizioni di cui andava tanto fiero”.

“Marito, padre e nonno affettuoso e orgoglioso della sua famiglia, gastronomo sopraffino, sempre in prima linea alla ricerca della soluzione più efficace, ma quando necessario capace anche di diplomazia, non è mai sceso a compromessi, neppure con se stesso – continua – Sempre fedele al suo innato senso di dirittura morale, era consapevole dell’impossibilità di riuscire a fare sistematicamente l’unanimità attorno a sé e vi poneva rimedio con grande pragmatismo. La sua determinazione, autorevolezza, dignità l’hanno sempre accompagnato, anche nella sua ultima, dolorosissima guerra, quella contro la malattia. L’ha persa? No di certo! Pur facendo il distacco terreno parte della definizione stessa di vita, appare inevitabilmente come una sconfitta”.

“Ma Toni Roccon non ha di certo perso la sua ultima guerra – conclude – Ci lascia infatti un tesoro prezioso: il suo esempio di amicizia, lealtà, coraggio, rispetto, determinazione a non arrendersi mai, neppure di fronte all’insperato; il senso di abnegazione ed impegno nei confronti di una causa, della parola data, degli altri; la lucida capacità organizzativa, sempre pronto a sporcarsi le mani, l’arguzia, la strategia, un pensiero dotto e raffinato da vero uomo di mondo quale è diventato grazie al suo intuito e alla sua intelligenza. Toni, ci mancherà molto!”.

(Foto: Facebook).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati