Casello sgomberato, parla uno degli “abusivi”: “Dormirò da un amico, i miei figli sono via da una settimana”

Poco prima delle 13 Dobri Radulescu esce da quella che per oltre due anni è stata la sua casa: in mano le poche cose che mancavano dopo che questa mattina gli agenti della Polizia di Stato assieme ai Carabinieri e alla Polizia locale hanno dato esecuzione al mandato di sgombero del vecchio casello ferroviario di Ponte della Priula, occupato abusivamente da moltissimi anni.

Una situazione già nota al Gruppo Ferrovie dello Stato (l’iter per lo sgombero sarebbe iniziato alcuni anni fa) ma che si è resa problematica durante le feste natalizie quando una persona ha rischiato di morire a causa delle esalazioni di monossido.

Dobri, originario della Romania e che pare avere un regolare contratto di lavoro, viveva nella casa occupata assieme alla moglie e ai loro tre figli ma prima di lui, o forse anche contemporaneamente, altre persone hanno vissuto in quello stabile diroccato al fianco delle rotaie e a poche decine di metri dalla stazione ferroviaria di Susegana.

Questa mattina al loro arrivo le Forze dell’ordine hanno trovato solamente tre persone all’interno dell’abitazione che comunque erano state avvisate di dover lasciare lo stabile. Nessuno ha opposto resistenza, anche grazie a un ottimo lavoro di mediazione, e così dopo meno di due ore gli operai erano già al lavoro per murare porte e finestre.

Dobri, da quanto tempo vivevate in quella casa?

“Io stavo li da due anni, mio cognato da otto. Ho chiesto alle Ferrovie di pagare l’affitto ma mi hanno risposto che non era possibile, che non facevano nessun contratto d’affitto. Avevo comunque il contratto di luce e dell’acqua”.

E adesso dove andrete?

“Andrò da un amico per cercare di dormire”. 

Come mai siete entrati in questo casolare abbandonato?

“Non era abbandonato. Quando sono arrivato io c’era già mio cognato e ancora prima altre persone. Non so quante e neppure chi”.

E i bambini?

“Noi abbiamo tre bambini. Loro questa mattina non c’erano: è da una settimana che vivono da un amico, nelle zone di Udine”.

(Autore: Simone Masetto)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
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