“Outdoor with Anima_ls”, un progetto di pet-therapy per adolescenti in ritiro sociale

“Outdoor with Anima_ls”, un progetto di pet-therapy per adolescenti in ritiro sociale

Oltre un anno di attività, una doppia edizione del progetto, in tutto 15 adolescenti in situazione di ritiro sociale e scolastico, coinvolti insieme ai loro genitori.

Sono i numeri del progetto sperimentale “Outdoor with Anima_ls” avviato dall’Unità operativa complessa Infanzia Adolescenza Famiglia e Consultori (Iafc) dell’Ulss 2, diretta dal dottor Nicola Michieletto, portato avanti dalla Unità operativa semplice (Uos) per l’Adolescenza e realizzato al Centro specializzato in interventi assistiti con animali della Fattoria Borgo Casoni della Cooperativa Insieme Si Può, che ha messo a disposizione gli operatori per svolgere gli interventi con gli animali (asini e conigli). Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione di Comunità della Sinistra Piave.

«Tra il 2022 e il 2023 abbiamo osservato un incremento del 24% dei disturbi ansioso depressivi tra gli adolescenti della Marca trevigiana. A fronte di questo importante aumento di casi nel post-pandemia il Servizio per l’Adolescenza ha co-progetto l’attività “Outdoor with Anima_ls” per rispondere ai bisogni impellenti di cura degli adolescenti e delle loro famiglie, utilizzando metodologie innovative e mettendosi in rete con il privato sociale» dichiara il primario Nicola Michieletto.

I minori coinvolti nelle due edizioni del progetto sono ragazzi e ragazze tra i 14 e i 17 anni con vissuti di sfiducia verso il mondo, paura del contatto con adulti e coetanei, fatica a socializzare, ad andare a scuola o a praticare uno sport. Vivono ritirati nella loro cameretta, soffrono di ansia, depressione, insonnia, e spesso trovano rifugio nel mondo virtuale di social e videogiochi. Di fronte ai silenzi e al drastico cambiamento dei figli, i genitori sono disorientati e “vanno in crisi”. In casi come questi sono chiamati ad attivarsi le famiglie, la scuola, i servizi sociali, i servizi di salute mentale.

Il progetto “Outdoor with Anima_ls” rappresenta un modello virtuoso in tal senso, dato che i partecipanti sono stati scelti in base al disturbo manifestato e perché dotati di una grande passione per la natura.

Vista la difficoltà ad “agganciarli” e la loro avversione agli ambienti ospedalieri e ambulatoriali, ai 15 ragazzi è stato proposto un percorso educativo/riabilitativo con gli animali nel setting naturale del Centro accreditato per gli Interventi Assistiti con gli animali della Fattoria Borgo Casoni. Gli interventi attraverso il contatto con gli animali, asini e conigli, curato dagli operatori Francesca Boccingher e Oscar Granziera, con il Coordinamento della responsabile di progetto dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, la psicoterapeuta Mariateresa Cataldi, sono stati realizzati in gruppo, proponendo ai ragazzi dieci incontri settimanali da giugno ad agosto. Separatamente, i genitori si sono invece incontrati in orario serale con un’équipe composta da psicoterapeuta, assistente sociale ed educatrice dell’Ulss 2.

«L’animale è un mediatore nella relazione poiché non giudica. Abbiamo impiegato i conigli, che favoriscono il superamento della paura, e gli asini, che hanno la grande capacità empatica di includere nel gruppo. Il contatto con l’animale, attraverso la carezza e il prendersene cura, costituisce un primo passo verso il superamento dello stallo evolutivo, favorendo compiti di sviluppo dei ragazzi, come gestire la lontananza da casa, la separazione dai genitori, il doversi alzare presto per partecipare alle attività proposte, agevolando anche la relazione e l’interazione con i pari» evidenzia l’operatrice Francesca Boccingher. Il 9 agosto è stato proposto un trekking con gli asini nel territorio collinare che ha visto piena partecipazione e si è concluso con l’incontro genitori-figli.

«Come cooperativa sociale Insieme Si Può lavoriamo in sinergia con enti e istituzioni cercando di rispondere nel migliore dei modi ai bisogni e alle fragilità che emergono nel nostro territorio, mettendo a disposizione la professionalità dei nostri operatori, strutture altamente qualificate e progettualità rispondenti alle esigenze. Gli ottimi risultati del progetto “Outdoor with Anima_ls” dimostrano come, mettendo a sistema le competenze, e grazie al prezioso sostegno della Fondazione di Comunità, sia stato possibile dare una risposta efficace al disagio giovanile»afferma Raffaella Da Ros presidente della cooperativa sociale Insieme Si Può.

«Abbiamo deciso di sostenere questa progettualità perché la riteniamo innovativa e qualitativamente significativa per accompagnare dei giovani con grosse difficoltà relazionali attraverso l’incontro e la frequentazione con gli animali, al contempo supportando i genitori. Come Fondazione abbiamo quindi voluto dare il nostro contributo, considerando il progetto in linea con il nostro sentire e coerente con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita, in questo caso aiutando le famiglie e i ragazzi» dichiara Loris Balliana, presidente della Fondazione di Comunità della Sinistra Piave.

I risultati di Outdoor with Anima_ls sono stati ottimi: nessuno dei partecipanti si è ritirato in fase di progetto, il test somministrato prima e dopo le attività ha evidenziato che tutti i ragazzi hanno aumentato le esperienze sociali e ridotto i sintomi ansioso-depressivi. Con lo strumento del “termometro delle emozioni” sono stati rilevati minori livelli di stress rispetto a quelli misurati in partenza. Nel mese di settembre il gruppo proseguirà in contesti interni o esterni agli ambulatori dell’Ulss 2 per continuare a sostenere la crescita e le risorse del gruppo e di ciascuno anche nel periodo scolastico.

«Grazie alla mediazione e la presenza degli animali, i ragazzi hanno fatto esperienze intense sul piano cognitivo, emotivo e relazionale, imparando a guardare oltre sé stessi per conoscere l’altro e entrando in empatia con i coetanei e gli animali, accrescendo così la propria autostima. Questo progetto per i professionisti Ulss 2, che ringrazio, è diventato parte integrante dell’attività clinica in quanto presenta i vantaggi di consentire una conoscenza più articolata dei ragazzi e facendo ripartire i processi di socializzazione bloccati. Ringrazio tutti gli attori coinvolti per la fattiva collaborazione in una progettualità che non può che aiutare a rimuovere gli ostacoli che i nostri ragazzi incontrano nei loro percorsi di crescita», conclude il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi.

(Autore: Redazione Qdpnews.it)
(Foto e video: Matteo De Noni)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
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