Asco Holding, Susegana sceglie l’astensione: poche informazioni, situazione complicata

Prosegue la linea d’astensione del Comune di Susegana in merito alle vicende che riguardano il controllo di Asco Holding, la società partecipata da 91 Comuni della Marca Trevigiana che controlla il Gruppo Ascopiave, azienda energetica quotata in borsa.

Lunedì, infatti, si riuniranno in assemblea tutti i soci pubblici e privati di Asco Holding per votare le modifiche allo statuto, la nuova, possibile, soluzione individuata per risolvere i problemi di governance sorti con l’entrata in vigore della legge Madia (riforma della pubblica amministrazione) nel 2016. Si tratta di una vicenda che si trascina ormai da due anni, nella quale politica e interessi economici si sono spesso scontrati anche nelle aule di tribunale.

Susegana ha optato durante il consiglio comunale (nella foto) ieri sera per l’astensione dalle modifiche societarie, una scelta motivata da un lungo e articolato intervento del consigliere con delega al bilancio Matteo Foltran, che ha sempre seguito la vicenda nella veste di rappresentate del Comune suseganese.

“Queste modifiche dovrebbero consentire una migliore governabilità ad Asco Holding e ai soci che lo desiderano verrà permesso di recedere, con la possibilità di essere liquidati anche con azioni di Ascopiave”, ha spiegato Foltran. La questione del recesso è importante, perché dietro queste manovra c’è la volontà di liquidare i soci privati dalla controllante, in modo che Asco Holding ritorni ad essere completamente pubblica, com’era prima che, due anni fa, cinque Comuni vendessero le proprie quote ad una cordata di imprenditori, riuniti nella Plavisgas.

“Chi deciderà di rimanere, però, non potrà uscire dalla controllante per almeno due anni – ha proseguito il consigliere di maggioranza – Le modifiche, inoltre, non garantiscono che verranno rispettati i parametri della legge Madia, perché di fatto rendono Asco Holding una controllante pura, tra l’altro con un maggior potere decisionale da parte del consiglio d’amministrazione. Inoltre, come Comuni, non ci è stato presentato nessun piano industriale, dunque non abbiamo idea di quale sarà il futuro del Gruppo Ascopiave”.

“Il problema è che, ormai, difficilmente un amministratore locale può essere competente in materie così complesse – ha sottolineato Foltran – Del resto, il nostro interesse è fornire un buon servizio ai cittadini, non occuparci di finanza. Tutto questo avviene inoltre in un contesto di scontro politico, che negli ultimi anni non ha consentito alle amministrazioni locali di proporre una visione unitaria e delle soluzioni condivise. Per tutti questi motivi preferiamo astenerci”.

L’opposizione, rappresentata dal gruppo di Susegana Libera, dopo aver ringraziato il consigliere Foltran per le esaurienti spiegazioni, ha però espresso la propria contrarietà all’astensione, vista comunque come un modo per esprimere disaccordo alla riforma dello statuto. “Crediamo che astenersi sia un modo di subire certe decisioni, invece di guidarle”, hanno motivato ancora i consiglieri di minoranza prima di votare contro la decisione della maggioranza.

(Fonte: Edoardo Munari © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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