Verrà inaugurata a Cracovia lunedì 18 maggio, in occasione del centenario della nascita di Papa Giovanni Paolo II la statua bronzea realizzata dal noto scultore trevigiano Carlo Balljana. La recensione del professor Vittorio Sgarbi esalta le capacità artistiche “dello scultore del vento” che ha il suo studio e atelier a Sernaglia della Battaglia.
E’ la statua per il papa “globetrotter” di Dio, che lo ha portato a visitare ogni luogo del pianeta per portare la parola divina ovunque, anche nei luoghi più remoti.
La plasticità della statua di Balljana rivela assieme al carattere forte e volonteroso di scoperte e viaggi di un Papa Umano, un papa che scriveva poesie ed era capace di omelie toccanti e semplici. Un papa che ha vissuto il dramma della guerra ed era portavoce della pace nel mondo.
Il suo urlo disperato e la sua vicinanza a coloro che erano oppressi ha fatto si che il Muro di Berlino crollasse, assieme ad un sistema vessatorio e dittatoriale che negava le semplici libertà ai popoli dell’Est Europeo, da dove lui stesso proveniva. La Polonia, da sempre devota a Maria ha regalato alla Chiesa un papa che sarà proclamato Santo in pochissimo tempo.
Il vento lo ha sempre accompagnato nei suoi lunghi viaggi. Il Vento ha fatto scorrere le pagine del Vangelo durante il rito funebre, quasi che lo Spirito Santo volesse sfogliare ancora una volta tutti i pensieri e le parabole di Gesù’, in un rapido riavvolgimento del nastro della sua vita.
Ecco che nel bronzo dello scultore Balljana è proprio il vento a smuovere la sua veste e dare movimento ad una statua che altrimenti sarebbe risultata troppo statica per rappresentare il carattere e l’animo del Santo Padre.
L’intuizione di Carlo Balljana rivela la grandezza dell’Artista che ha saputo cogliere in pochi e semplici movimenti tutto il valore ecumenico e spirituale del Santo Polacco. Tutto ciò che si può dire di Wojtyla è che da quando ha varcato il soglio di Pietro, è stato per milioni di fedeli una guida spirituale, un Pastore.
La statua di Balljana (che con il santo ha in comune la “J” del cognome) non tralascia nemmeno questo particolare e le due dita che insegnano e indicano la via ne sono la prova.
Un vero e proprio capolavoro che verrà inaugurato il giorno della sua nascita e rimarrà nella storia a raccontare la vicenda di un uomo semplice diventato pastore buono ed esempio di grande coraggio sia nella gioia che nella sofferenza degli ultimi mesi della sua straordinaria esistenza.. Lo “scultore del vento” ha incontrato nell’arte il “Papa del vento”.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Pio Dal Cin).
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