Festival del Sapere, le prospettive della biorobotica con Paolo Dario

Il prof. Paolo Dario

Un incontro per scoprire il mondo della robotica ed in particolare della biorobotica e le sue potenzialità si è svolto giovedì 20 marzo nella sala consiliare di Sernaglia della Battaglia, inserito nel “Festival del Sapere” organizzato dal Comune in collaborazione con la Biblioteca civica “Giocondo Pillonetto”.

Ad introdurre la conferenza il direttore artistico del Festival Ezio Pederiva. A seguire i saluti della vice sindaca Eleonora Antoniazzi a nome dell’amministrazione comunale.

Ospite e relatore Paolo Dario, considerato in campo internazionale uno dei padri della robotica: laureato in Ingegneria Meccanica all’Università di Pisa, professore emerito di Robotica Biomedica alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha diretto il Centro di competenza sulla robotica Artes 4.0 e ha collaborato con numerose università negli Stati Uniti. Autore di circa 50 brevetti internazionali, nel 2003 ha ricevuto l’onorificenza di Ufficiale della Repubblica Italiana e il prestigioso IEEE Robotics and Automation Award per i suoi contributi alla bionica e biorobotica come aree di ricerca chiave a livello mondiale.

L’esperto, partendo dalla storia, ha citato Leonardo Da Vinci, uno dei primi che ha sviluppato delle macchine in legno con le tecnologie che aveva all’epoca, Galilei e Newton per raccontare la nascita della scienza fino ai giorni nostri, in cui robot e Intelligenza Artificiale sono dovunque. Ha spiegato poi come la fantascienza possa fornire spunti e anche influenzare i ricercatori, ricordando alcuni film.

E mentre si discute su come gestire l’Industria 4.0 (anche in termini di creazione di opportunità e di tutela dei lavoratori) arriva la Quinta Rivoluzione industriale (che si basa sull’integrazione tra robotica avanzata, sistemi cyber-fisici e I.A.), verso un’economia e un’industria europee resilienti e che pongano al centro la persona umana e il nostro pianeta.

I robot sostituiranno l’uomo? E’ ragionevole ipotizzare che alcuni tipi di lavoro verranno eliminati, altri modificati e altri ancora creati. L’Italia può a pieno titolo essere leader tra coloro che ideeranno, progetteranno, costruiranno e venderanno robot.

La robotica è nata soprattutto come applicazione di macchine riprogrammabili, e oltre a questa c’era il sogno dei robot umanoidi. Si sono sviluppati quindi i robot usati per applicazioni utili all’umanità. La robotica si è evoluta e la biorobotica, che è interdisciplinare ed inclusiva, in grado di applicare la robotica a problemi riguardanti la biologia e la medicina, è entrata oramai da tempo nei processi produttivi della nostra società, aprendo nuove possibilità per il miglioramento della qualità della vita.

Dario ha illustrato questa scienza innovativa, il presente e le prospettive future della biorobotica medica, un’area che ha e avrà un peso sempre più importante nella diagnosi, nella cura e nella tutela della salute. Negli anni ’80, infatti, solo a pensare all’utilizzo di robot in campo chirurgico si veniva presi per pazzi; oggi è pratica usuale, ad esempio grazie alle protesi si riesce a far camminare persone paralizzate.

Per concludere l’intervento, il relatore ha riferito che la bussola per affrontare il futuro e un mondo che cambia in modo anche imprevedibile è basata su una solida conoscenza e fermi princìpi, e il futuro è quindi la cooperazione tra uomo e robot.

(Autore: Antonella Callegaro)
(Foto: Antonella Callegaro)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
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