E’ stata inaugurata sabato pomeriggio 22 febbraio, con la presenza di molti Alpini, la mostra “E intanto scorre il fiume. Intrecci di umanità, fra guerre, pace e solidarietà” al Centro Educazione Ambientale – Museo Media Piave di Fontigo. La mostra è organizzata dal Comitato di gestione del CEA MEP, con il supporto del Comune di Sernaglia della Battaglia e il contributo dei gruppi Alpini di Falzè di Piave, Fontigo e Sernaglia in occasione del centenario di fondazione della Sezione ANA di Conegliano.
Si tratta di un’esposizione di testi, immagini, costumi e materiali che rappresenta la sintesi di alcuni momenti della storia non solo di un paese ma di tutto il territorio.
Il sindaco Mirco Villanova ha dichiarato: “Questa inaugurazione si inserisce in un ampio programma che l’amministrazione, insieme alle associazioni, agli enti, alle scuole, vuole promuovere per valorizzare il territorio. Questa mostra è un percorso di riflessione per comprendere che non sono pochi gli uomini e le donne che, animati da una fede convinta e sostenuti da una speranza, hanno contribuito in modo molto significativo a infondere la fiducia necessaria perché il nostro paese, distrutto dalla Guerra, potesse ricostruire condizioni di libertà, di solidarietà, di passi promettenti verso un futuro di pace. Questa mostra che tocca le sofferenze, le fragilità, le insidie, la morte, possa aiutarci a riscoprire le nostre origini, la nostra identità, il nostro passato, fatto di storie che meritano di essere testimoniate e raccontate anche come monito per il futuro che abbiamo la responsabilità di costruire”.
Al taglio del nastro la vicesindaca di Sernaglia e presidente del Comitato di gestione del Cea Mep Eleonora Antoniazzi ha introdotto: “Con questa mostra si intende ricordare le vicende di un territorio che pagò un prezzo altissimo alla guerra italiana. Si intende così porre in luce i dolori, le sofferenze, i morti per fame e i travagli dei civili coinvolti in questi tragici eventi, motivo per cui Sernaglia si è potuta fregiare della denominazione “della Battaglia”. Lo scopo è ricordare e raccogliere insegnamenti dalla lezione che la storia ci ha dato e che a quanto pare non stiamo più ricordando”.
Sono intervenuti poi il presidente della sezione Alpini di Conegliano Francesco Botteon, i rappresentanti dei gruppi Alpini Libero Benedetti per Fontigo, Dino D’Agostin per Falzè e Ivan Bortot per Sernaglia, e il consigliere della Regione Veneto Alberto Villanova, che si è complimentato per questo lavoro e ha ricordato che in questo territorio che ha vissuto la sofferenza è nato il Veneto laborioso.
L’esposizione è frutto di una fattiva collaborazione, dal lavoro di ricerca storica da cui sono stati attinti per la narrazione i testi di Daniele Ceschin, Enrico Dall’Anese, Massimiliano Guglielmi, Raffaello Spironelli; per il materiale fotografico l’archivio storico di Tonino Fuser; e inoltre l’archivio comunale di Cison di Valmarino, Vittorino Pianca, Museo di Alano e Amici del Museo, Dottor Antonio Lazzàro Archivio Fondazione San Giuseppe Calasanzio e Roberto Sandron, dai Musei Provinciali Gorizia – Museo della Grande Guerra, e altri.
Per le foto d’epoca digitalmente sovrapposte ad attuali a cura di Gianangelo Breda e Massimiliano Guglielmi. Per i filmati Luigi Dorigo e Rinaldo Checuz, per i reperti bellici i recuperanti e gli oggetti d’arte di trincea Giuseppe Menin, per le divise degli Alpini Ezio Zanor e Ana Conegliano, Protezione Civile Nucleo di Sernaglia, per la bandiera con lo stemma Sabaudo Romeo Soldera, la cura della parte grafica ed impaginazione dei pannelli Luigi Dorigo.
Tutta la documentazione relativa al Corpo degli Alpini è stata fornita dai gruppi di Sernaglia, Falzè e Fontigo.


La mostra rimarrà aperta fino al 21 giugno prossimo nei seguenti orari: sabato dalle 15 alle 18.30, domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.30 o su prenotazione. Ci saranno inoltre delle serate culturali e presentazioni di libri collegate ai temi della mostra, visite guidate all’Isola dei Morti e passeggiate lungo il Percorso da Ponte a Ponte.
(Autore: Antonella Callegaro)
(Foto e video: Antonella Callegaro)
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