Fino al prossimo 2 novembre, negli spazi di Corte Finadri a Segusino, tutti gli appassionati di cultura messicana, intercultura e tradizioni religiose del mondo potranno ammirare l’Altar de Muertos, l’esposizione di un tipico altare per il Giorno dei Morti dedicato agli emigrati a Chipilo (Messico).
Il Comune di Segusino ha collaborato con l’associazione culturale “Drìoghe a la stéla” per portare un pezzo di tradizioni messicane in provincia di Treviso in occasione delle celebrazioni per il 40esimo anniversario del gemellaggio con la Città di Chipilo (qui l’articolo).
In molti hanno imparato a conoscere questi singolari “allestimenti” grazie al film d’animazione Coco, prodotto nel 2017 dai Pixar Animation Studios in co-produzione con Walt Disney Pictures e distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures, ma in pochi hanno avuto il privilegio di vedere da vicino questo tipo di esposizione.
L’altare è diviso in due parti: quella rivolta verso il municipio di Segusino rappresenta l’Italia, dall’altra parte c’è il Messico.
“Abbiamo diviso anche i sette gradini di un altare tipico mettendone tre per ogni lato e il settimo in cima in comune – spiegano dall’associazione – In alto vediamo un grande arco in stile michoacano, decorato da più di 200 fiorellini di carta fatti a mano, che rappresenta la porta del cielo e anche la porta del non ritorno, proprio come la fine di tanti migranti. Nella parte alta di tutti e due gli altari ci sono le fotografie dei migranti a cui abbiamo dedicato questo lavoro”.
“Nello schermo scorrono alcune fotografie di queste persone – continuano – Ci sono anche tutti gli elementi tipici dell’altare per i morti come sale, incenso, acqua, bibite, cibo e frutta. Nella parte italiana ci sono oggetti e cibo dell’Italia. Abbiamo scelto appositamente degli strumenti di lavoro rurale e cibi tradizionali come la polenta. C’è anche la scelta di esporre delle immagini della Vergine del Rosario, di Santa Lucia e una croce bizantina come simboli della cristianità europea”.
“Nella parte di esposizione verso la strada c’è il Messico – proseguono -, con tanti oggetti messicani. Domina anche l’albero della vita che rappresenta l’aspetto preispanico di una ‘ofrenda’ (altare domestico) per i morti. La croce è fatta a Michoacàn con degli ‘ex votos’, ovvero piccole figure di metallo con forme varie che nella religiosità popolare si usano per ringraziare i santi per le grazie ricevute (cura degli occhi, gambe, braccia, cuore). Non può mancare la Vergine di Guadalupe che si trova sia nella parte alta dell’altare sia nella parete di fronte all’immagine di Santa Lucia”.
Le persone restano colpite dalle rappresentazioni messicane “las catrinas” (scheletri di donna vestiti solo di un cappello secondo lo stile di inizio XX secolo), il papel picado (carta forata), i tessuti messicani ricamati, i teschi di zucchero, il cempasuchil di carta (alla maniera messicana) e i crisantemi (come nelle usanze italiane).
Ricco il programma di eventi per questo gemellaggio: oltre all’iniziativa “Ofrenda del dia de muertos”, a dicembre ci sarà la tradizionale “Posada” (chiedere asilo, ndr) insieme alla parrocchia di Segusino, mentre a gennaio 2022 si terrà un concerto di musica sacra del Messico in collaborazione con “Amici del Presepio” e parrocchia.
A febbraio sarà organizzato un corso di cucina messicana insieme alla Pro Loco di Segusino, a marzo una conferenza sull’architettura e dal 29 al 31 luglio 2022 il Festival Messicano.
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