Ieri, martedì 20 agosto, nella chiesa parrocchiale di Segusino è stato dato l’ultimo saluto a Giacomo Montagner, mancato all’affetto dei suoi cari lo scorso 16 agosto all’età di 93 anni.
La storia di Montagner, uno dei più anziani del Gruppo Alpini di Segusino, è comune a tanti uomini di questo territorio: emigrò in Canada e lavorò come operaio delle ferrovie.
“È partito in nave e in 10 anni è ritornato a casa solo due volte – raccontano dal Gruppo Alpini di Segusino -. Tra i suoi ricordi più cari, abbiamo i suoi due vocabolari di inglese che ha consultato fino alla fine dei suoi giorni. Ha lavorato poi 25 anni nella fonderia Fim a Segusino fino al raggiungimento della pensione. Ha fatto il Centro Addestramento Reclute (Car) a Feltre e poi si è trasferito a Pontebba, dove era mitragliere scelto”.
“Ci raccontava di quando – continuano -, in pieno inverno, con mitraglia e zaino pesantissimo sulle spalle camminava per ore per arrivare in cima alla montagna. Durante queste esercitazioni l’unico modo per riscaldarsi era una piccola bottiglia di grappa che condivideva con i suoi commilitoni”.
“Un giorno – concludono – ricevette il primo premio per aver costruito il miglior rifugio. Ha partecipato con fierezza ai raduni e ai ritrovi conviviali degli Alpini. Quando il fisico purtroppo non gliel’ha più concesso, si accontentava di seguire le parate in televisione”.
Lascia la moglie Milena, le figlie Annalisa con Giampaolo e Giada con Francesco, i nipoti Asia con Massimiliano, Lorenzo, Filippo e Gaia, la sorella Corona, i parenti, gli amici e tutte le persone che lo hanno apprezzato in vita.
(Autore: Andrea Berton)
(Foto: Gruppo Alpini Segusino)
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