Asco Holding, anche Segusino vuole recedere: scelte poco trasparenti da parte dei vertici

Oggi, all’ora di pranzo, il consiglio comunale di Segusino ha preso all’unanimità la sua decisione sulla delicata questione Asco Holding.

La giunta, presieduta dal sindaco Gloria Paulon, ha deciso di agire in tre passaggi: vendere la metà delle proprie quote Asco Holding (1 milione e 542 mila euro), convertire la restante metà in azioni Asco Piave, colosso del gas quotato in Borsa, e conservare 88 azioni di Asco Holding per proseguire l’indagine giudiziaria avviata martedì 10 luglio scorso.

La decisione, che dovrà essere comunicata entro domani, è stata spiegata con le seguenti motivazioni: la poca trasparenza del consiglio d’amministrazione nella gestione della società, il mancato rispetto dei diritti di alcuni Comuni soci, l’assenza di un nuovo piano gestionale, oltre all’approvazione di un nuovo statuto che non dà risposte alla legge Madia e che costringe a vincoli stringenti i soci rimasti in Asco, come non poter vendere le proprie quote per i prossimi due anni.

Con la scelta intrapresa oggi la prima cittadina di Segusino ha affermato che sarà possibile realizzare opere pubbliche improcrastinabili con fondi propri, senza dover più attendere finanziamenti regionali o nazionali. Primo tra tutti il miglioramento sismico e l’efficientamento energetico della scuola elementare “Antonio Canova”.

(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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