Un successo e pienone a Sarmede al teatro di via Mazzini per la serata “Fotogrammi stupefacenti”, incontro pensato per fare prevenzione e informazione sul territorio vittoriese, e in particolare nei comuni di Sarmede, Cappella Maggiore, Fregona, Colle Umberto e Cordignano.
Organizzato dall’associazione Aaft in collaborazione con il gruppo giovani Nuova Voce, le scuole secondarie di primo grado di Cappella Maggiore, Fregona, Sarmede e Colle Umberto, la Proloco di Sarmede e i gruppi genitori che aderiscono all’evento, con il patrocinio di tutti i comuni aderenti.
L’argomento ha interessato la comunità, come confermano i giovani di Nuova Voce, particolarmente soddisfatti: “Possiamo essere davvero fieri di una comunità vigile e coesa sul tema della lotta e della prevenzione alle dipendenze, e la testimonianza di Federico Samaden ci ha dato davvero molti spunti e consigli su cui insistere nella vita di tutti i giorni!” hanno detto.
Samaden ha raccontato della sua esperienza di vita nel campo delle droghe, cominciata in età adolescenziale nella Milano degli anni settanta. E la salvezza, dopo aver fatto uso di qualsiasi sostanza stupefacente, dalla marjuna all’eroina, è poi arrivata con l’ingresso, dapprima scettico quindi convinto anche spiritualmente grazie ad una nuova visionde del mondo, presso la comunità di San Patrignano in cui Vincenzo Muccioli da subito iniziò per la prima volta a imporgli dei “confini di demarcazione” indelebili e invalicabili, che a livello educativo non aveva mai ricevuto.
E saranno 30 gli anni fra disintossicazione e attività di operatore sociale che lui farà al proprio interno, potendo ultimare gli studi economici e livello universitario, sposandosi e avendo anche un figlio, oggi diciottenne e frequentante la scuola agraria.
La sua attività oggi si è concentrata soprattutto nel Trentino, a Levico dove vive e dove è preside dell’istituto alberghiero, in seguito ad anni di attività anche nel mondo del volontariato sociale, in cui ha fondato una comunità di 150 persone in collegamento con San Patrignano prima e autonomamente poi.
Ai genitori il grande consiglio che lascia è proprio quello di dare dei limiti, di dire di no, di saper lasciare uno zaino pieno di valori e di etica ai propri figli, e non vuoto o colmo solo di denaro come palliativo alle proprie mancanze.
Una raccomandazione riguarda la falsa idea e comunicazione che viene fatta oggi sulle droghe buone e cattive: le droghe non sono né leggere né pesanti, sono droghe e non fanno bene, ti distruggono il cervello e ti portano facilmente a proseguire sempre più in basso, perché anche le cd leggere una volta assunte ti fanno superare quel confine di demarcazione oltre il quale dalle cd pesanti c’è solo un muretto facilmente scavalcabile.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Nuova Voce -Cappella Maggiore).
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