Ci sono delle strutture murarie. Si cercheranno i finanziamenti per poter avviare una campagna di scavi: questo è l’esito del sopralluogo effettuato nella giornata dello scorso martedì 17 febbraio dall’archeologa Cinzia Rossignoli della Sovraintendenza ai Beni Archeologici del Veneto di Padova.
A Sarmede erano stati rinvenuti dei frammenti lapidei durante un intervento di disboscamento sul versante a monte lungo il tratto della strada provinciale 151 “Pedemontana del Cansiglio”, che va da chilometro 11,550 al Km 12,365, tra le località di Montaner e di Rugolo.
Si trattava di una delle opere previste per l’intervento che fa parte dei lavori di sistemazione delle frane e degli avvallamenti per un importo di un milione di euro, affidati alla ditta Da Pra Spa di Ponte nelle Alpi, disposto dalla Provincia di Treviso.
“La dottoressa Rossignoli – ha raccontato il sindaco Larry Pizzol – ha valutato quanto è emerso e a un’analisi di tipo visivo ha confermato che nel sottosuolo ci sono delle strutture murarie. L’area interessata è quella dove la tradizione vuole sorgesse una torre o dei sistemi di avvistamento, risalenti alla famiglia Da Camino da Montanara”.
“Un intervento di scavo archeologico per riportare alla luce quanto ora è nascosto dal terreno – ha spiegato il primo cittadino – è molto costoso. Si tratta di far riemergere quanto è sepolto e anche di arrivare a una sua datazione, per risalire all’epoca dei resti. La Sovrintendenza del Veneto presenterà una richiesta di finanziamento al competente ministero. Quanto meno si conta al momento di poter effettuare una pulizia nella superficie interessata dai primi ritrovamenti venuti alla luce”.
“L’archeologa si è mostrata molto interessata – ha proseguito Pizzol – e ha ringraziato l’amministrazione comunale per l’attenzione, per la sensibilità, per la tempestività della segnalazione e per il coinvolgimento della Sovrintendenza. È un evento importante, che fa parte della nostra storia. Nel futuro potrebbe diventare un sito a servizio di tutta la comunità e più in generale per tutte le persone interessate a ripercorrere le vicende umane raccontate dall’archeologia”.
“Per quando riguarda i lavori sulla strada provinciale – ha concluso il primo cittadino – restano bloccati quelle che sono stati interessati dai ritrovamenti. Per il resto andremo avanti con le altre opere previste, secondo quanto pianificato”.
(Fonte: Loris Robassa © Qdpnews.it).
(Foto: comune di Sarmede).
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