Oltre un centinaio di persone, con gli alpini del Gruppo di Montaner, le amministrazioni comunali di Fregona con il sindaco Laura Buso, Sarmede con il sindaco e padrone di casa Larry Pizzol e Cappella Maggiore con la vicesindaco Mariarosa Barazza, il coro ANA di Vittorio Veneto e i rappresentati dell’Isrev (Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea del Vittoriese) di Vittorio Veneto si sono dati appuntamento ieri mattina al Col Alt, davanti a monumento eretto a ricordo del raggruppamento dei giovani di Montaner in Cansiglio raggiunto per sfuggire la rappresaglia fascista e dare avvio alla Resistenza.
Era il 27 marzo 1944, e a 75 anni da allora il ricordo dell’anniversario è stato spostato solo per questioni meteo e permettere a tutti di ripercorrere il sentiero “Pagnoca”, la via di Montagna percorsa allora da Giobatta Bitto “Pagnoca” il comandante del Gruppo Brigate Vittorio Veneto.
Dopo un momento di intrattenimento del coro, l’alzabandiera e la deposizione di un mazzo di fiori al monumento, la cerimonia è stata introdotta nel suo significato da un emozionato sindaco di Sarmede Larry Pizzol: “Essere qui – ha detto – non significa solamente fare memoria storica ma conferire il giusto riconoscimento a quelle tante giovani vite, donne e uomini, che si sacrificarono per difendere valori ed ideali fondamentali quali la pace, la libertà, la democrazia, in generale il rispetto per la vita umana e la persona. E siccome nulla deve essere dato per scontato tutti noi, istituzioni in primis, dobbiamo lavorare per continuare a garantire quei valori, per tutelare e preservare sempre la dignità umana”.
Ma la giornata è stata importante perché per la prima volta mancava alla cerimonia Renato Pizzol, “Rampin” era il nome di battaglia, l’ultimo reduce di Sarmede: “In mezzo a noi questa volta manca il nostro Renato Pizzol. Non so se sia un caso, una coincidenza, ma al caro Renato la Comunità tutta ha dato il suo ultimo saluto proprio il 27 marzo 2019, quasi come un segno del destino: pare infatti che ci abbia detto di avere iniziato a difendere i valori fondamentali dell’uomo il 27 marzo 1944, e con il 27 marzo 2019 si è congedato lasciandoci una eredità da mantenere e difendere. Ci ha lasciato da difensore della pace, del rispetto dell’amore come sempre è stato nella mia vita”. Al termine il coro e tutti i partecipanti hanno intonato “Bella ciao” concludendo la manifestazione.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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