Sono 190 gli euro che i ragazzi della 3A della scuola media di Sarmede hanno raccolto e consegnato al sindaco, Larry Pizzol, perché si faccia da tramite con le persone bisognose del paese. A dire il vero l’ammontare della cifra conta relativamente. Sono il gesto e il suo valore che prendono il sopravvento.
“Ognuno di noi – hanno scritto gli studenti in una pergamena indirizzata al primo cittadino e donata insieme al denaro – ha messo un contributo che è stato versato a favore delle famiglie del Comune. Quindi, caro sindaco Larry, grazie per i valori che ci ha insegnato, come vede li abbiamo messi in pratica”.
La pergamena e i soldi sono stati affidati a Pizzol quando si è recato, l’ultimo giorno di scuola, alla secondaria di primo grado per i saluti di fine anno scolastico. Nello scritto, che vuole suggellare la tappa conclusiva dei tre anni di scuola media, i ragazzi elogiano il sindaco per gli esempi che ha trasmesso loro di umiltà, generosità e altruismo verso gli altri.
“L’abbiamo sentito vicino in ogni momento,- hanno scritto – sia scolastico che di vita quotidiana. Siamo così fieri e orgogliosi che lei sia il capitano del nostro vascello e abbiamo la certezza che con lei supereremo ogni tempesta. Anche in questo momento tanto difficile, lei ci ha trasmesso molti valori che saranno per noi esempio di vita per il futuro”.
“I ragazzi hanno consegnato all’amministrazione comunale – ha affermato il sindaco Larry Pizzol – 190 euro che serviranno per aiutare i più deboli e bisognosi. Si tratta di un grande gesto che mi ha commosso, quanto l’affetto che mi hanno sinceramente dimostrato. Sono momenti che rincuorano e fanno guardare avanti con serenità e forza interiore”.
“L’anno che abbiamo passato – hanno spiegato gli alunni – ci ha fatto comprendere e riflettere su tante cose: ci ha privato della nostra libertà, ci ha tolto il sorriso dal volto, ci ha rattristato gli occhi e ci ha stretto il cuore. Abbiamo avuto modo di toccare e di vedere come in poco tempo tutto può cambiare, tutto può diventare malinconico, le distanze si fanno pesanti e insopportabili, la quotidianità è stata stravolta e alcuni sono stati privati dell’affetto di persone care”.
Da questa riflessione ai ragazzi è venuta l’idea di fare qualcosa per gli altri, insieme alle loro famiglie. “È – ha concluso il gruppo classe – un piccolo dono, fatto con un grande cuore, che magari non farà la differenza, sarà solo una goccia in mezzo al mare, ma per noi resterà un gesto indimenticabile che ci ha resi ancora più uniti e che rimarrà impresso nei nostri ricordi della mitica classe 3A”.
(Foto: Larry Pizzol).
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