Green Youth, l’allarme di Mercalli: “Inversione di tendenza? Siamo al limite del tempo massimo”

Il climatologo Luca Mercalli

Una mattinata nel segno del verde quella di ieri, mercoledì 25 settembre, a Sarmede: a poche ore dalla presentazione della Guida dei Comuni sostenibili nella vicina Cappella Maggiore, si è svolto al Teatro Auditorium un importante evento di condivisione di pratiche di sostenibilità e di approfondimento scientifico con il climatologo Luca Mercalli.

La conferenza “L’Europa che vogliamo” costituiva l’evento finale di “Green Youth”, il progetto sulla sostenibilità di cui il Comune di Sarmede si è reso protagonista con altri sette Paesi europei grazie al finanziamento del Programma CERV (Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori).

In Europa per conoscere e condividere la sostenibilità

Quattro giovani di Sarmede hanno avuto la possibilità di svolgere sette viaggi studio da inizio 2023 condividendo con i coetanei buone pratiche e approcci di gestione dei beni pubblici orientati a uno sviluppo green. Ieri mattina hanno raccontato le inedite esperienze nei vari Paesi europei – Spagna, Germania, Portogallo, Grecia, Romania, Olanda, Ungheria – dove hanno potuto partecipare a conferenze, conoscere iniziative e modelli da applicare anche nel territorio.

In particolare, hanno posto all’attenzione del pubblico l’obiettivo 12 dell’Agenda 2030 – che riguarda il “consumo e la produzione responsabile” – e quindi le cosiddette “3 R” (“ridurre, riusare, riciclare”), l’importanza di azioni locali – come la “bacheca del riuso” di Savno –, della gestione conservativa dell’acqua e di una completa informazione con la cittadinanza.

Soddisfatto il sindaco di Sarmede Larry Pizzol, che ha espresso la propria gratitudine ai giovani “per aver accolto con entusiasmo, dedizione e passione l’iniziativa”, ricordando come si tratti di “un’esperienza di arricchimento personale e per l’intera comunità, con l’obiettivo di suscitare sensibilità e consapevolezza su questi temi in tutti, a partire dai ragazzi”.

All’evento – moderato dall’assessore Giulia Betyo – c’erano studenti e cittadini, e anche la sindaca di Cappella Maggiore Mariarosa Barazza, il consigliere comunale di Fregona Roberto Andreatta e i rappresentanti della Pro loco.

A Sarmede il lavoro su questi temi è aperto da anni, anche grazie al progetto “Giovani ambasciatori per la sostenibilità” dell’Istituto comprensivo: ne hanno parlato la referenti Ketty Gallon e Silvia Gasparetto, ricordando genesi, svolgimento, partner internazionali e felici esiti dell’iniziativa.

Mercalli: “Al lavoro per decisioni urgenti”

Nella sua esposizione – seguita attentamente in ogni suo passaggio dall’assemblea – il docente climatologo Luca Mercalli ha paventato scenari inquietanti per il pianeta Terra, ma ha lasciato spazio anche alla speranza che decisioni urgenti e ambiziose possano invertire la tragica tendenza in ogni àmbito della crisi ambientale.

Con l’ausilio di dati e grafici, Mercalli ha voluto “mettere a tacere commenti da bar, rassicuranti ma falsi, che parlano di un cambiamento perpetuo del clima”: “È vero che ci sono sempre state variazioni, ma allora la nostra specie non esisteva. I mutamenti che registriamo oggi sono al di fuori di quelli conosciuti e studiati, per questo la preoccupazione è grande e motivata”.

Tanti i temi affrontati dal climatologo piemontese, a partire dal riscaldamento globale, “derivato sicuramente dalla combustione di carbone, petrolio e gas”, che sta causando l’aumento delle temperature: “Ogni estate segna un nuovo record – ha detto Mercalli -: quella del 2024 è stata la più calda di sempre. Si tratta degli stessi cambiamenti che stanno provocando siccità alternate da alluvioni improvvise, frequenti e devastanti, come quelle in Romagna del maggio 2023 e del 19 settembre scorso”.

“Possiamo ancora agire per evitare il peggio – ha affermato -. Se però non si fa nulla, la temperatura continuerà a crescere: il pianeta sarà “cattivo”, con un clima ostile alla vita dell’umanità, gli eventi estremi saranno più intensi e frequenti, con effetti sulla vita delle piante, la produzione del cibo e quindi il possibile avvio di guerre e migrazioni”.

Mercalli ha ricordato che “nella classifica stilata dal World Economic Forum i maggiori rischi del futuro saranno proprio quelli legati al clima, agli eventi estremi e alla perdita di biodiversità”: “Perché non ce ne occupiamo? – si è chiesto, rivolgendosi alla platea – Il 2030 è considerato l’anno chiave: ora possiamo prevenire le conseguenze gravi, poi non ne avremo più la possibilità”.

Attenzione anche al Green Deal, compilato nel 2019 dall’Unione Europea, “una sorta di ricetta per la cura dell’ambiente di cui ci è dimenticati con lo scoppio della pandemia e delle guerre”: “C’è un cortocircuito tra politica e consensi. Ora il Green Deal non piace più alle popolazioni europee: crea purtroppo un fastidio legato al sacrificio personale di ciascuno, e quindi c’è una disaffezione su questi temi. Anziché ridurlo o cancellarlo dobbiamo accelerare le politiche verdi”.

Dopo la cementificazione e l’allevamento, capitolo trasporti: Mercalli ha spiegato il funzionamento e i benefici dell’auto elettrica che, “se funziona con l’energia del sole e del vento, allora evita di bruciare benzina e quindi inquina di meno”: “Meno viaggi aerei, meno trasporti in genere, più telelavoro – ha detto – L’economia premia chi inquina anziché chi risparmia: i voli sono low cost (basso costo) per le tasche, ma high cost (alto costo) per l’ambiente. Per le nostre vacanze, scegliamo luoghi vicini”.

Sollecitato da alcune domande, Mercalli ha sottolineato come la responsabilità dei Paesi rispetto al tema ambientale e quindi oggi il loro impegno nelle politiche green sia da considerare anche a livello storico, per cui l’Europa riveste un ruolo centrale.

Chiara infine la posizione sul nucleare: esclusa quella a fusione, sulla quale la ricerca scientifica concentrerà i suoi studi ancora per anni, Mercalli ha auspicato che “l’attuale nucleare a fissione derivante dall’uranio rimanga in funzione fino alla fine del ciclo nei Paesi che già lo posseggono, mentre negli altri sia intrapresa la strada dell’energia rinnovabile”.

(Autore: Beatrice Zabotti)
(Foto: Beatrice Zabotti)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
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