La Società Ciclistica di Santa Lucia di Piave ha compiuto mezzo secolo di soddisfazioni, sacrifici, sconfitte e traguardi e ha degnamente festeggiato l’anniversario con un libro ricco di immagini e testimonianze preziose che raccontano genuinamente la storia della società.
“Santa Lucia su due ruote, i 50 anni della Società Ciclistica” si intitola il libro, e parte dalla nascita del sodalizio fondato da Luigi De Piccoli, Giubileo Busatto e Alessandro Falsarella fino a raccogliere per sempre le testimonianze di alcuni atleti che hanno fatto la storia dell’associazione sportiva santalucese.
La presentazione del libro è avvenuta alle 17 nella Ex Filanda attirando numerosi ospiti e si è snodata tra testimonianze, racconti e personaggi che in questi 50 anni hanno contribuito a tenere viva la passione per il ciclismo a Santa Lucia di Piave.
Nulla di tutto ciò avrebbe potuto accadere senza l’impegno dei principali fautori della pubblicazione, ovvero il presidente Giovanni Fornasier e il segretario Sergio Zanchetta che insieme hanno raccolto i testi e il materiale fotografico.
Il libro racconta la storia del ciclismo locale soprattutto attraverso le centinaia di immagini che ritraggono i numerosissimi atleti che hanno indossato con orgoglio la maglia giallo-rossa.
Vicino alle “vecchie glorie” anche qualche campione, su tutti Mario Zanin, classe 1940, che nel 1964, a Tokyo, conquistò l’oro olimpico. Dopo la presentazione dello scorso sabato i libri sono disponibili nelle edicole di Santa Lucia e paesi contermini.
“Speriamo di festeggiarne altri 50 – ha commentato il presidente Giovanni Fornasier – è una grande emozione perché per un’associazione non è semplice arrivare a questo traguardo, il libro vuole proprio festeggiare questo avvenimento. L’abbiamo sentito quasi come un dovere, per lasciare qualcosa di tangibile e allo stesso tempo per ringraziare chi ha collaborato in tutti questi anni. Ho notato che col tempo i ricordi sfumano e purtroppo molti protagonisti dei tempi d’oro ci stanno lasciando. Era giusto non dimenticare quindi come direttivo abbiamo voluto impegnarci in questo progetto e chissà che possa servire da stimolo per avvicinare anche i giovani a questo bellissimo sport”.
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