Aurelio Ceccon e il Comitato Antica Fiera di Santa Lucia, una rievocazione tra le più antiche del Veneto

Da sempre il Veneto è un esempio a livello nazionale per la capacità di riunire migliaia di persone in svariate iniziative di volontariato. Il volontariato resta una delle risorse che rappresentano il patrimonio più significativo e prezioso di tutta la Regione.

Tra le più antiche fiere del Veneto, in grado di coinvolgere centinaia di volontari in una vera e propria festa di comunità, c’è l’Antica Fiera di Santa Lucia di Piave.


Il “Comitato Antica Fiera” nasce nel 1997 ed è l’associazione culturale più grande e attiva della Regione Veneto che si occupa di rievocazioni storiche medievali.

Il Comitato cura l’organizzazione dell’Antica Fiera di Santa Lucia di Piave, un appuntamento atteso ogni anno nel mese di novembre che si distingue per la minuziosa ricerca storiografica e filologica che si nasconde dietro questa straordinaria manifestazione che racconta le vicende del 1300 nella Marca Trevigiana.

L’evento coinvolge circa 200 soci figuranti che partecipano sia alle rappresentazioni storiche sia ai lavori di preparazione e costruzione di costumi, coreografie, pietanze, allestimenti delle botteghe del mercato e ricerche storiche.

“Tutti i nostri 276 volontari – ha dichiarato Aurelio Ceccon, presidente del Comitato Antica Fiera di Santa Lucia – vengono suddivisi in gruppi che vanno a studiare determinate caratteristiche storiche. Alcuni si incaricano dei costumi, altri delle pettinature, delle borse, delle scarpe o delle cinture: ognuno ha dei compiti ben precisi. C’è un gruppo di persone che monta il campo con gli addobbi e tutto quello che può servire”.

“Addirittura, ci sono persone che hanno il compito di controllare che tutti i soci non abbiano il rossetto, gli orecchini o cose simili che potrebbero stonare con il corteo”.

“Il nostro corteo – prosegue Ceccon – è molto diverso dalle altre rievocazioni storiche dove, solitamente, si dà più importanza ai nobili perché il nostro è un ingresso alle fiere. Nelle altre rievocazioni storiche, per esempio, vediamo magari cento nobili e dieci popolani mentre noi facciamo l’ingresso alle fiere con due soli nobili, che sono i conti, e la maggioranza delle altre persone che partecipano al corteo sono popolani o mercanti”.

“Per ogni mercante c’è un costume particolare che è stato studiato per quel preciso mercante come quello veneziano oppure il mercante di Fiandra. Da noi passavano i mercanti che si fermavano nel luogo dove noi facciamo la rievocazione storica per attraversare il guado di Lovadina che era il guado sul Piave di proprietà dei Collalto”.

“Nel mese di novembre le acque erano impetuose e le persone si fermavano in quel punto e facevano le fiere a Santa Lucia finché si abbassavano le acque per poter transitare dall’altra parte per commerciare con Venezia. I commerci avvenivano principalmente tra Venezia e il Nord Europa”.

“Per la rievocazione storica – ha concluso il presidente Ceccon – abbiamo bisogno di molte altre persone e quest’anno collaborano con noi 42 associazioni, per un totale di circa 600 addetti che ci aiutano in tutte le fasi della rievocazione storica. Abbiamo una ricettività per i camperisti: facciamo una grande kermesse di camper arrivando ad averne circa 400″.

“Portiamo i camperisti a visitare i nostri siti storici e a degustare il nostro vino in una cantina del territorio. Circa un paio di associazioni seguono questo progetto e tutte le 42 associazioni che ci aiutano collaborano avendo un compito che è stato assegnato loro in precedenza, valorizzando le singole identità”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata),
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