Quest’anno la “Corri in Rosa”, la manifestazione dedicata alla salute femminile in scena a San Vendemiano, compie 10 anni e lo fa in maniera particolare: per la prima volta potranno partecipare anche gli uomini.
L’appuntamento è per domenica 10 novembre alle 10, in via De Gasperi a Conegliano, con due proposte di tracciati, uno da 5 e l’altro da 12 chilometri.
Un evento che, ancora una volta, si propone come un’occasione di festa e, allo stesso tempo, un modo per sostenere l’UOS di Radiologia Senologica dell’Ulss2 Marca Trevigiana.
A sostenere la Corri in Rosa, evento organizzato da Asd Tri Veneto Run con il supporto tecnico di Maratona di Treviso, sotto l’egida dell’Us Acli di Treviso e patrocinato dai Comuni di San Vendemiano e di Conegliano e Ulss2 Marca Trevigiana, ci sono le aziende amiche Banca Prealpi SanBiagio, Supermercati Alì, Agenzia Italia, Il Tulipano, Arteba, San Benedetto, Scatolificio Sarcinelli, Sogno Veneto, Borsoi spa, Silca spa, Piovesana Biscotti. Fondamentale anche il supporto di tante associazioni del territorio, che scenderanno in campo con i propri volontari per rendere possibile l’evento
L’iniziativa è stata presentata questa mattina, nella sala consiliare del municipio di San Vendemiano.
“Dieci è un bel numero – la premessa fatta dal sindaco Guido Dussin – Ricordo che partimmo con l’obiettivo di alimentare la voglia di sport di allora e abbiamo così voluto dare il nostro contributo nella valorizzazione del territorio”.
“Siamo riusciti a scrivere un progetto eccezionale, con l’obiettivo finale di poter donare uno strumento per monitorare una delle maggiori preoccupazioni per le donne e le loro famiglie – ha proseguito – Auguro che ci sia un effetto di emulazione della manifestazione”.
Soddisfazione per questo traguardo anche per Aldo Zanetti, presidente di Maratona di Treviso srl: “Il sindaco Dussin e il suo vice Renzo Zanchetta, aprendo le porte di San Vendemiano, ci hanno permesso di fare la manifestazione e non è così scontato che un ente pubblico veda lo sport con la ‘s’ maiuscola – ha affermato, ricordando il prezioso lavoro dei volontari – In un mondo dell’apparire, noi siamo quelli del fare. Volevamo fare qualcosa di diverso e abbiamo pensato a questo”.
“Il mondo dello sport non deve essere ghettizzato, ma aperto a tutti – ha proseguito – Un’esperienza bellissima quella di questi dieci anni, che ha contribuito all’acquisto del mammografo, attualmente al lavoro all’ospedale di Conegliano. Poi prosegue la collaborazione con l’Ulss2 per i prossimi progetti”.
Da parte sua, il consigliere regionale Sonia Brescacin ha fornito qualche numero in tema di esami senologici e di prevenzione: “La prevenzione consente la sopravvivenza del 100%, a quattro anni dalla diagnosi, alle persone che presentano una patologia allo stadio precoce – ha spiegato – Questo è un messaggio rivolto a quel 23% di donne che ancora non abbiamo intercettato con lo screening di prevenzione”.
La dottoressa Manuela Mazzetto (responsabile dell’Unità operativa semplice Programmi di screening dell’Ulss2 Marca trevigiana) ha riferito che ogni anno vengono viste 49 mila donne con lo screening: tra queste, 404 hanno presentato un tumore in stadio precoce.
“Lo screening contribuisce fortemente a questi risultati, grazie alle tecnologie di approfondimento – ha osservato, ricordando il ruolo dell’attività fisica a livello di prevenzione – Credo sia importante continuare con queste alleanze virtuose”.
E a proposito di collaborazioni, da ricordare quella instaurata dalla “Corri in Rosa” con Savno.
Come ha spiegato Elisa Golfetto, responsabile della comunicazione della stessa Savno, questa collaborazione supporta il progetto “Savno in Rosa”, a sostegno delle donne vittime di violenza, accolte nei Centri antiviolenza: l’iniziativa consiste nell’insegnare loro a creare borse e accessori con materiali di scarto, poi messi all’asta. Il ricavato della vendita servirà poi a supporto di queste stesse donne.
“Il rapporto costruito in tutti questi dieci anni deve continuare, – il commento del vicesindaco di San Vendemiano Renzo Zanchetta – perché trasmette un messaggio positivo in un momento difficile per il mondo sanitario: si va quindi oltre un messaggio di solidarietà, considerato che aumentano le necessità, ma non le risorse economiche a disposizione”.
“Il 55% delle cause di morte derivano da tumori e malattie dell’apparato cardiovascolare – ha riferito Francesco Sartori, presidente di Tri Veneto Run – Per questo è importante una sinergia tra il mondo sportivo e quello sanitario. Visto l’ingresso degli uomini, si potrebbe dire che è una manifestazione dal colore viola (dall’incrocio tra il rosa e l’azzurro). Grazie a tutti i volontari e agli sponsor”.
Le iscrizioni alla “Corri in Rosa” rimarranno aperte fino a giovedì 31 ottobre: per tutte le informazioni, è possibile consultare il sito web www.corrinrosa.run.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto e video: Arianna Ceschin)
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