Trentacinque anni di storia lavorativa, tutto in famiglia: sono gli anni che sono stati festeggiati ieri sera nella sede di Calinferno a San Fior di Sotto, ristorante pizzeria sorto nel 1989, che ha dato il via a una fortunata storia commerciale nel territorio.
Una festa alla presenza di amici, conoscenti, dipendenti ed ex collaboratori, sindaci del territorio, la consigliera regionale Sonia Brescacin, il vicequestore Vincenzo Zonno e il comandante della Polizia locale del Coneglianese Claudio Mallamace.
Tutto è nato da papà Mario e mamma Graziella i quali, dopo aver aperto un negozio nel settore della caccia, pesca e sport, decisero di inaugurare il loro ristorante pizzeria, proprio a fianco del primo negozio.
Si tratta di “Calinferno”, con il nome ripreso dalla vicina via Cal dell’Inferno, al confine tra San Fior e San Vendemiano.
Un locale dove la semplice convivialità fa da padrona. Da lì poi l’hotel-ristorante-pizzeria Calinferno a Codognè e, nel tempo, l’apertura del locale Oasi campagnola a Mareno di Piave, il bed & breakfast Villa Carli a Stevenà (Pordenone) e San Martino a Colle Umberto, il New Garden a Ponte della Priula.
Attività che nel tempo si sono caratterizzate anche per il gusto dell’organizzazione di competizioni sportive e appuntamenti musicali
Una storia di attività del territorio, che è anche una storia di famiglia, con cinque figli (Sabrina, Stefano, Fabio, Jessika e Alice) e 12 nipoti. Famiglia che, ogni settimana, dopo giornate di lavoro si riunisce e si ritrova il mercoledì, per fare il punto della situazione.
Sul palco allestito, per svelare il racconto di questa storia familiare, sono stati premiati i dipendenti che collaborano con la famiglia Mariotto da un decennio e più ma, allo stesso tempo, è stato ringraziato tutto il personale in generale.
“Questa è una bell’azienda, legata al territorio – ha detto Gastone Martorel, sindaco di San Fior – Una famiglia cresciuta intorno al territorio e sempre in crescita, con la passione per il ciclismo. Una famiglia che c’è sempre nella comunità”.
“Stasera festeggiamo 35 anni di lavoro, che sono tanti, ma io e mia moglie Graziella abbiamo iniziato 30 anni prima – ha spiegato Mario Mariotto, visibilmente commosso – Mia moglie iniziò a lavorare a 13 anni in un panificio, mentre io a quell’età presi un treno con due valigie di cartone: ricordo quando il facchino mi disse ‘buona fortuna’”.
E la fortuna ha baciato questa famiglia, che ha così potuto festeggiare tanti sforzi.
Festeggiamenti con musica, buffet e il tradizionale taglio della torta.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Arianna Ceschin)
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