“Non è un paese per veggie”. E ieri sera, facendo il verso (rigorosamente del maiale) a una nota pellicola di fratelli Coen, Riese Pio X non lo è decisamente stato. Anzi.
Per l’occasione Casa Riese è stata la capitale della cotica, ospitando la finale del Campionato del mondo del museto, manifestazione giunta alla sua quarta edizione e promossa dall’Ingorda Confraternita del Museto, capitanata dall’istrionico gran maestro norcino Matteo Guidolin (ex sindaco e ora assessore proprio a Riese).
Oltre 70 i partecipanti alla competizione, provenienti da Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Trentino e Lombardia, che si sono sfidati appunto a colpi di cotica, giudicati da una qualificata giuria presieduta dal professor Mariano Alberton (tra i membri anche il sindaco di Treviso, Mario Conte, e l’assessore regionale Federico Caner). In tutto 21 i finalisti “scremati” dopo un’attenta selezione , soprattutto, una meticolosa degustazione.
A laurearsi campione del mondo, alla fine, è stato nuovamente Davide Mion, della Locanda alla Speranza di Castelfranco Veneto, che ha bissato così il successo dell’anno scorso. Secondo classificato invece il riesino Mario Vanzo, mentre sul terzo gradino del podio è salito Livio Gentilini di Fanzolo di Vedelago.
Oltre 340, infine, i commensali che hanno potuto degustare un prodotto che, da povero, è ora diventato invece un simbolo di eccellenza della zona. Ma dopo questa serata clou, il festival “suin generis” Porcomondo, come l’hanno opportunamente ribattezzato i membri della Confraternita, non finisce certo qui. Tanti gli appuntamenti all’insegna del maiale in programma tra gennaio e febbraio. Con una sola parola d’ordine: “Bisogna ch’el pete…”.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto e video: Alessandro Lanza)
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