Accompagnato dai canti popolari dei Revinot è stato inaugurato oggi sabato il primo stralcio, tra via Mellere e via Selve di Revine Lago, della pista ciclabile “La Piave”: un progetto nato tra il 2017 e 2018 quando al Bim Piave Treviso, di cui Revine Lago è consorziato, venne l’idea di stanziare per i suoi 34 Comuni associati fondi per costruire nuovi collegamenti “green” per i cicloturisti che scendono dal Bellunese, lungo la Monaco-Venezia.
Un’opera pensata e nata per valorizzare il territorio, le sue aziende e i suoi patrimoni naturalistici, culturali ed enogastronomici: i ciclisti della Monaco-Venezia, invece di seguire il corso del fiume Livenza, potranno deviare passando attraverso la Vallata e il Soligo fino al Piave.
“Oggi abbiamo inaugurato il primo stralcio dopo mille insidie – ha detto nel suo intervento ufficiale il sindaco Massimo Magagnin -: un passo verso la sostenibilità ecologica. Invito tutti i ciclisti muniti di Gravel e Mountain Bike ad utilizzare la nuova ciclabile, scongiurando eventuali pericoli lungo la Strada provinciale, e a rispettarla perché è un bene di tutti”.
La pista “La Piave”, una volta ultimata, partirà dalla piazza di Longhere di Vittorio Veneto. “Siamo già in partenza con il secondo stralcio – fa sapere il primo cittadino – che arriverà fino al Lavatoio di Lame”. Il terzo, invece, collegherà i laghi arrivando al Comune di Cison di Valmarino.
Un’opera del costo di 150 mila euro, di cui 100 mila stanziati dal Consorzio Bim Piave. “Giornate come queste dimostrano la “messa a terra” dei contributi del Consorzio – ha detto Cristina Da Soller, presidente di Bim Piave e sindaco di Cison di Valmarino -. Un grazie a Magagnin e al suo gruppo per quest’opera importante per i cittadini e turisti sempre più presenti sulle nostre colline”.
“Quest’opera ha un grande significato: rendere la provincia più attrattiva e sostenibile – aggiunge il presidente della Provincia di Treviso Stefano Marcon -. Piccoli tasselli di un mosaico che vede Treviso nelle classifiche alte rispetto a mobilità dolce, sostenibilità, attrattività turistica e valorizzazione del territorio e delle sue comunità”.
“In un mandato pieno di difficoltà, Magagnin è riuscito a completare quest’opera, quindi gli faccio i miei complimenti – le parole del consigliere regionale Roberto Bet -. In Veneto ci sono più di 8 mila chilometri di piste ciclabili, una grande scommessa a livello turistico che fra qualche anno raggiungerà il milione di presenze. Questo piccolo pezzo di ciclabile porterà a Revine Lago un indotto economico e turistico importante”.
“La pista ciclabile ‘La Piave’ valorizzerà il territorio della Vallata – ha aggiunto l’europarlamentare vittoriese Gianantonio Da Re -. L’Europa vuole una viabilità alternativa, verde, e questo progetto si inserisce perfettamente in tali direttive. Un’opera rivolta anche alla sicurezza: salvaguardia del pedone e del ciclista”.
“Molte volte tendiamo a non apprezzare quello che abbiamo vicino a noi: i percorsi sulle nostre colline sono bellissimi e noi come cittadini dobbiamo essere i primi a riscoprirli – ha concluso il deputato e sindaco di Tarzo Gianangelo Bof -. Avere a cuore l’ambiente vuol dire investire su di esso: sistemare i corsi d’acqua, pulire i nostri territori e renderli fruibili”.
Presente anche l’architetto progettista e direttore dei lavori Eros Barazza: “Un’opera creata in un luogo che era quasi abbandonato. Se tutti faranno, d’ora in poi, la loro parte, la pista avrà la sua ragion d’essere. Sono 600 metri che collegheranno piccoli tratti che esistono già. Un progetto nato con la volontà di comprendere tutto il Comune e collegarlo con Vittorio Veneto”.
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