“Luci su Revine”: installazioni artistiche per una nuova veste dello storico borgo

L’ingresso del festival

Il weekend appena concluso ha visto una nuova veste per lo storico borgo di Revine, nel Comune di Revine Lago.

Se il borgo già di per sé attira lo sguardo di un passante per le sue architetture (che lo rendono simile a un angolo di presepe), tale bellezza è stata evidenziata dalle installazioni artistiche che hanno fatto parte del festival “Luci su Revine”, andato in scena venerdì e sabato.

L’installazione in via Maestra

Un vero e proprio “festival della luce”, organizzato da Piattaforma Lago e dalla Pro loco di Revine Lago, che si è inserito nella cornice del programma di attività di Revine Lago 2024 – Capitale Europea del Cinema indipendente.

Le installazioni sono state curate da Plam Creatives Studio, PjSlis, Elena Uliana, Enrico Antonello e Filwood Filosophy.

L’installazione sulla facciata del campanile

Il festival ha previsto anche un “Candle Concert” curato dal flautista Eugenio Migotto e un concerto di musica elettronica curato da Estatica, senza contare lo spettacolo di fuoco di “Collettivo Indipendente”.

L’opera “Rien ne va plus” di PJSlis

Un appuntamento, a ingresso gratuito con uno spazio riservato alla convivialità, che ha avuto l’obiettivo di mostrare il borgo sotto un’altra veste.

Il festival era organizzato per tappe, ognuna in grado di stupire lo sguardo dello spettatore: cortili interni e facciate di abitazioni, scorci nascosti, persino il campanile, la facciata della chiesa e il capitello si sono prestate alle installazioni artistiche, per poi finire in via Maestra, dove è stato ricavato uno spazio per ricordare leggende popolari come quella del Mazarol, il folletto dei nostri boschi.

La chiesa illuminata

Le installazioni hanno riprodotto vari scenari: da un tavolo per il gioco d’azzardo a una galleria di mappamondi, da una distesa di funghi fino a figure stilizzate.

Tutto ciò ha contribuito a coinvolgere il pubblico, in una passeggiata serale diversa dal solito, alla riscoperta di un borgo immerso in un’esplosione di arte luminosa.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Arianna Ceschin)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
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