In consiglio discusso il Piano antenne. Il sindaco: “Aree fuori del centro abitato”

In consiglio discusso il Piano antenne a Revine Lago

Il Piano per la gestione della telefonia mobile e monitoraggio dei campi magnetici è stato uno dei punti discussi all’ultimo consiglio comunale di Revine Lago, svoltosi lunedì.

Come ha spiegato il sindaco Massimo Magagnin, a margine della seduta consiliare, “il piano serve esclusivamente a individuare aree pubbliche e private per future installazioni, nel caso di richieste pervenute da aziende di telefonia”.

“L’anno scorso abbiamo inviato alle società di telefonia una nota, affinché ci inviassero il loro piano di sviluppo triennale – ha riferito Magagnin – A questa nostra richiesta hanno risposto due aziende: Zefiro e Opnet“.

Zefiro ha mostrato il suo interesse per le zone di Lago e Revine (dal centro verso il confine con Vittorio Veneto), mentre Opnet è orientato su Revine (dalla parte centrale fino al centro polifunzionale).

Nel frattempo, il Comune ha individuato delle aree pubbliche utili, nel caso di eventuali richieste: si tratta dell’area degli impianti sportivi a Lago (al confine con Cison di Valmarino) e un’altra a Revine (in fondo alla zona della pista di atletica, verso il centro polifunzionale).

“Si tratta di zone lontane dai centri abitati – ha assicurato il primo cittadino -. Abbiamo inoltre stipulato un atto d’obbligo con il Consorzio Tajada, per l’area Card a Lago, che non è di proprietà comunale. Ad oggi non sono arrivate richieste per nuove antenne”.

Dal punto di vista burocratico, il Piano verrà pubblicato sul portale del Comune e resterà tale per circa trenta giorni, in attesa di eventuali critiche per le quali, una volta pervenute, ci saranno le controdeduzioni. Una volta concluso tutto questo iter, il Piano approvato entrerà in vigore in primavera.

Il sindaco ha chiarito che con il Piano antenne non è possibile fermare le richieste da parte delle aziende di telefonia, ma “è possibile dialogare”.

Uno strumento la cui progettazione ha richiesto 6.300 euro (più Iva), di cui 1.080 euro derivanti da un contributo della Provincia (per il contributo sono stati presi in considerazione i parametri riguardanti il numero di abitanti e degli impianti già esistenti).

“Ringrazio i tecnici che, durante il consiglio comunale, hanno illustrato il Piano con un linguaggio comprensibile a tutti” conclude Magagnin.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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