Lunedì 4 giugno arriverà da Genova un funzionario della Protezione Civile per fare un ulteriore sopralluogo nell’area del Molinetto della Croda, dove il 2 agosto 2014 ha esondato il torrente Lierza, travolgendo quanti erano presenti alla tradizionale “Festa dei omi” nel tendone della Pro Loco (nella foto i resti il giorno dopo) e causando la morte di quattro persone.
A stabilirlo è stato il giudice Angelo Mascolo nell’udienza di ieri, giovedì 31 maggio, per avere un’ulteriore perizia.
Infatti, al momento sono a confronto due visioni differenti dell’intera vicenda: se da un lato il pubblico ministero Mara De Donà sostiene che nel Pat (Piano di assetto territoriale) non sarebbe stata segnalata la pericolosità idrogeologica dell’area del Molinetto, dall’altra la difesa insiste sul fatto che non siano stati commessi errori in tal senso.
Una certa attesa, quindi, per l’esito del sopralluogo, soprattutto per chi rimane coinvolto nella vicenda giudiziaria, ovvero Annalisa Romitelli – allora responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Refrontolo e firmataria nel 2012 del Pat -, il geologo Celeste Granziera e l’architetto Leopoldo Saccon – tecnici incaricati di redigere il Pat – e il presidente della Pro Loco Valter Scapol, il quale ha dichiarato: “Sono fiducioso, non resta che aspettare e vedere cosa succede con fiducia”.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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