Refrontolo, il Comune di nuovo citato in giudizio per il caso di Villa Spada: a marzo l’udienza

Il Comune di Refrontolo è stato citato in giudizio per il caso di Villa Spada dai fratelli Peretti, anch’essi proprietari di una porzione di quello che è considerato uno dei gioielli storici del territorio locale.

A confermare la citazione in giudizio e l’udienza prevista per il prossimo marzo, è lo stesso sindaco di Refrontolo Mauro Canal il quale, sostanzialmente, ha spiegato come la motivazione sia sempre la stessa del passato ricorso, ovvero “l’uso scorretto degli immobili” con la conseguente richiesta di “risarcimento del danno” provocato.

La prima udienza su questo fronte risale al 19 settembre 2019, durante la quale i fratelli Peretti avevano osservato come l’utilizzo del parco da parte dell’amministrazione comunale non sarebbe stato conforme alle precisazioni contenute negli atti di donazione succedutisi nel tempo: per questo, al giudice era stata richiesta la nomina di un consulente tecnico d’ufficio, chiamato a valutare la rispondenza della destinazione d’uso attuale, da parte del Comune, con le disposizioni previste dagli atti di donazione, determinando l’entità del danno provocato dalle violazioni rilevate.

Dopo alcuni rinvii al procedimento, messi in atto dal giudice in attesa di un accordo, mai raggiunto, tra le parti, lo scorso 4 agosto il tribunale di Treviso aveva respinto la richiesta dei fratelli Peretti, condannati al pagamento delle spese legali dell’amministrazione comunale di Refrontolo (vedi articolo).

Un tema che verrà nuovamente affrontato a marzo. “Noi siamo tranquilli sull’uso corretto che è stato fatto della struttura – ha dichiarato il sindaco Mauro Canal – e siamo disposti a un utilizzo che tuteli sia il bene pubblico che quello privato”.

“Comprendo le esigenze del privato e siamo disposti al dialogo, – ha proseguito il primo cittadino – però dispiace che il primo approccio avuto con l’attuale amministrazione sia stato la citazione in giudizio e poi un incontro, quando sarebbe stato meglio potersi parlare fin dall’inizio”.

“Inoltre credo che sia un gran peccato il fatto che, vista la vicenda processuale in corso, siamo costretti a bloccare momentaneamente un finanziamento per Villa Spada, reso disponibile tramite Art bonus, – ha aggiunto Canal – che avrebbe consentito la sistemazione di una porzione interna della villa e la creazione dei servizi igienici: un progetto messo a repentaglio dalla citazione in giudizio”.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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