Inaugurata la 52esima Mostra dei vini di Refrontolo: la cerimonia si è svolta nella serata di ieri, sabato 22 aprile, negli spazi della Barchessa di Villa Spada, a fianco della chiesa parrocchiale.
Un’occasione anche per ricordare i 60 anni di storia della Pro loco, oggi guidata da Valter Scapol.


La Mostra proseguirà fino al prossimo 7 maggio, tra appuntamenti conviviali, alla riscoperta dei prodotti enogastronomici del territorio, passeggiate ed eventi vari, fino all’appuntamento in più del viaggio tra i vini dello Champagne, con l’enologo Giuseppe Liessi, viaggio previsto il prossimo 12 maggio in sala consiliare: una sorta di “gemellaggio del vino”.


“La mostra è un’avventura che dura da oltre 50 anni – ha affermato il primo cittadino, Mauro Canal – Ringrazio i volontari, la Pro loco e le altre associazioni per la buona riuscita dell’evento: questo è uno scambio di favori che inorgoglisce il nostro paese. Auguro una buona mostra a tutti”.
Un’inaugurazione che è stata molto partecipata, con la presenza delle bande di Moriago della Battaglia e di Refrontolo, autorità della politica regionale (i consiglieri Alberto Villanova, Tommaso Razzolini e Sonia Brescacin), rappresentanti delle Forze dell’Ordine e delle amministrazioni limitrofe, presidenti delle Pro loco, la dirigente scolastica del Cerletti Mariagrazia Morgan, la vicepresidente dell’Unpli Francesca Bertolin, il vicepresidente di Banca Prealpi SanBiagio Flavio Salvador, il presidente del Consorzio Colli di Conegliano Docg Sante Toffoli (“bisogna avere passione per realizzare i prodotti”, sono state le parole di quest’ultimo).


Francesca Bertolin ha evidenziato la crescita delle mostre del vino, in fatto di numeri e di partecipazione: “È stato curato molto l’aspetto dell’accoglienza”, ha evidenziato.
“Refrontolo è uno dei Comuni della core zone – ha dichiarato Vincenzo Sacchet, vicepresidente dell’associazione Unesco – Questa è un’inaugurazione molto partecipata. I primi cittadini devono essere consci di quello che hanno per le mani”.
“È un ritorno alla normalità – è stato il commento di Alberto Villanova – La bottiglia di vino è un biglietto da visita del nostro territorio”.
Dopo i discorsi di rito, si è tenuto il classico taglio del nastro, che ha lasciato spazio al momento conviviale tanto atteso.
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