Ha combattuto a lungo con la tenacia e la grinta che l’hanno sempre contraddistinta. Non ce l’ha fatta Odilla Garbuio in Zompetti (nella foto), vinta dalla terribile malattia diagnosticatale solamente due anni e mezzo fa. Odilla si è spenta domenica pomeriggio, all’età di 66 anni, all’Hospice Antica Fonte di Vittorio Veneto, dov’era stata trasferita da pochi giorni.
Originaria di Postioma di Paese, la donna viveva con la famiglia in via Aldo Moro a Pieve di Soligo. Lascia il marito Sergio, i figli Enrico con Anna, Ilaria con Alessandro, la mamma Maria e le sorelle. Proprio in questi giorni avrebbe coronato il sogno di diventare nonna, con la nascita attesa a breve del primogenito del figlio Enrico. “Hai vissuto con forza e determinazione una vita intensa, guidata da valori forti, insegnandoci il senso delle vere priorità – hanno scritto i parenti sull\’epigrafe – Sei stata una grande donna ed hai affrontato con enorme coraggio il dolore e la sofferenza trasferendo a noi solo fiducia e positività. Ci mancherà la tua concretezza, la tua curiosità, la tua intelligenza e la tua voglia di vivere”.
Odilla era sinonimo di eleganza, passione per la vita, intelligenza e concretezza. Dopo l’impiego alla Sanremo Moda Uomo di Caerano San Marco, con la nascita dei figli si è sempre dedicata alla famiglia. Anima del volontariato, la donna a Pieve di Soligo si era fatta apprezzare per il suo ottimismo e la sua generosità. La sua scomparsa lascia un segno indelebile specialmente tra i docenti e gli allievi nell’Università degli Adulti “Cultura e Società”, che per anni l’hanno vista corsista molto attiva e impegnata. “Ricorderemo sempre il sorriso e la disponibilità della cara amica Odilla – afferma commossa la presidente Flaminia De Martin – che da dieci anni era assistente ai corsi e collaboratrice di segreteria, e anche nostra fotografa ufficiale in tante occasioni”.
“Era molto attiva nell’associazione, amava la fotografia ed in particolare il montaggio video”, ricorda la figlia Ilaria. E’ proprio qui, inoltre, nella struttura di via Giacomo Battistella, che Odilla ha scoperto l’amore per il burraco. Da giocatrice, la 66enne si è spesa anche nell’organizzazione di diversi tornei nella zona, il cui ricavato è sempre stato destinato a progetti umanitari e di solidarietà. “Era un appassionata da quando il gioco era ancora poco conosciuto”, ripercorre Ilaria.
“Pieve di Soligo perde una sposa e mamma di profondi valori umani e cristiani – ricorda Marco Zabotti, direttore scientifico dell’Istituto “Beato Toniolo. Le vie dei Santi” – La sua dedizione alla famiglia, molto conosciuta e stimata, è sempre stata esemplare: in particolare, la ricordiamo felice alla festa del quarantesimo di matrimonio nell’abbazia di Follina, a settembre 2016, in un momento in cui le speranze di successo sulla malattia sembravano ancora vive e concrete”.
Colta dalla malattia, la donna non si è mai persa d’animo, affrontando il male a viso aperto, accompagnata nella sua battaglia più difficile dall’amore della famiglia . “Era una donna molto forte, una mamma ed una moglie meravigliosa – ricorda commossa la figlia – Non l’abbiamo mai lasciata sola, anche se era lei farci forza”. Il funerale verrà celebrato mercoledì 17 gennaio, alle ore 15, nel duomo di Pieve di Soligo. Il corteo partirà dall’ospedale civile di Vittorio Veneto alle 14.30. Il rosario, invece, verrà recitato domani, martedì 16 gennaio, alle ore 19, sempre in duomo. Per volontà della famiglia, non fiori ma opere di bene.
(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Onoranze funebri Bellè di Filippetto).
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