La Città di Pieve di Soligo, in collaborazione con l’Associazione VenetoArte, continua nella sua politica di valorizzazione degli artisti del Triveneto che, se pur radicati in quest’area territoriale, abbiano saputo acquisire fama nazionale e internazionale.
A partire da una proposta di Balilla Gritti, ha così preso vita l’esposizione delle opere del friulano Nilo Cabai (Udine 1931) e del veneto, ma da tempo prevalentemente attivo in Friuli, Paolo Valle (Venezia 1948), nata per mettere a confronto due artisti di origine diversa, con matrici diverse, ma che caratterizza entrambi per la forte sensibilità cromatica.
In Cabai viene tradotta con la fusione di segni e superfici che, pur nel mantenimento dell’idea figurativa originaria, si astrattizzano, mentre l’opera di Valle, recuperando l’impostazione grafica, residua all’esperienza di insegnamento a Roma e Venezia, conserva il carattere dominante del segno, del nero di matissiana memoria che racchiude, fissa, determina, origina immagini e, nel nostro, unisce cromie.
Cabai, nasce a Udine nel 1931, quasi coetaneo di Celiberti e Ciussi mentre Valle nasce a Venezia nel 1948, l’anno della famosa biennale in cui viene allestita la collezione di Peggy Guggenheim con le opere dell’espressionismo astratto americano che, per la prima volta, appaiono in Europa.
Unire queste due figure in una unica esposizione ci consente un confronto immediato tra due modi di interpretare le immagini che quotidianamente ci appaiono davanti agli occhi ma che non ci emozionano come invece può fare la stessa immagine nell’inpretazione di due artisti, qualsivoglia sia la loro modalità espressiva.
Le due mostre sono entrambe accompagnate da un autonomo catalogo: quello di Nilo Cabai (Nilo Cabai. “Simbolismo lirico”. Opere 1987 – 2022) con testi di Dino Marangon e di Gianluca Macovez, ai quali il pittore ha voluto unire lo scritto redatto da Licio Damiani nel 2015, in occasione della donazione di un gruppo di sue opere al Museo d’Arte Moderna di Casa Cavazzini a Udine. Il catalogo di Paolo Valle (Paolo Valle “Altrove”. Opere 2011 – 2022) reca in sé i contributi critici di Marangon, di Macovez e di Gabriele Salvaterra.
Curata da Dino Marangon, con l’organizzazione e l’allestimento di Pierangelo Zanco, la mostra è a entrata libera e rientra nel calendario RetEventi Cultura Veneto 2022.
L’inaugurazione si terrà sabato 3 settembre alle ore 18.00; al termine seguirà un momento conviviale offerto dal Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore.
Villa Brandolini, Piazza Libertà 7, 31053 Pieve di Soligo dal 4 settembre al 9 ottobre – inaugurazione sabato 3 settembre ore 18. Orari: sabato 16-19 domenica 10-12 e 16-19.
Ingresso libero
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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