Quello di ieri, domenica 28 ottobre, a Pieve di Soligo non è stato un semplice convegno, ma un modo di interagire nuovo che intende rafforzare il rapporto con le quattro nazioni delle comunità straniere più numerose che vivono e lavorano a Pieve di Soligo, cioè Bangladesh, Macedonia, Marocco e Senegal.
“È possibile una nuova economia tra etica e profitto?”. Questo il titolo del convegno, la grande scommessa che Pieve di Soligo ha lanciato, cioè quella di uno sviluppo etico e sociale del lavoro fondato sul rispetto delle regole, che si compie attraverso la conoscenza reciproca e gli scambi culturali, fino a realizzare un profilo economico cucito sulle necessità di ciascun Paese.
Dopo i saluti del primo cittadino Stefano Soldan e del consigliere regionale Alberto Villanova, è toccato all’assessore del Comune di Pieve di Soligo Roberto Menegon, anima e mente del progetto, spiegare le finalità dello stesso.
Menegon con legittimo orgoglio ha snocciolato i dati lusinghieri del convegno “Terra Mia” 2018, soprattutto riferiti alla massiccia adesione dei giovani che hanno letteralmente gremito il Teatro Careni in occasione degli incontri musicali tra le varie etnie.
Entrando nel vivo del tema del convegno, il professor Angelo Chemin ha guidato la platea in un viaggio attraverso “il concetto di profitto dalla filosofia all’impresa moderna”.
È toccato poi a Tefik Tefikosky raccontare un’esperienza unica: il progetto di ristrutturazione delle vecchie case di Janče, un villaggio che si trova a circa 36 chilometri a sud-ovest di Mavrovo nella Repubblica di Macedonia.
Lino Tosini, direttore della Fondazione Cà Vendramin, ha illustrato il progetto Delta-Med per la lotta alla salinizzazione in Casamance, la regione del Senegal impoverita dalla risalita delle acque del mare con conseguente salinizzazione delle acque dolci dei fiumi.
Eccezionale il parterre di ospiti della quattro comunità straniere più numerose che vivono a Pieve di Soligo, a cominciare da Edmond Ademi, ministro per gli Affari della diaspora della Macedonia.
Il ministro, accompagnato dal presidente della Camera di Commercio della Macedonia Nebi Hoxha, ha spiegato le peculiarità e le opportunità di un Paese che con lo storico voto del parlamento, si appresta ad avviare le pratiche necessarie per entrare nell’Unione Europea.
Uno stato che vuole fortemente che i connazionali espatriati, pian piano ritornino a casa, portando le esperienze acquisite e mettendole a servizio della propria nazione.
Il console generale del regno del Marocco a Roma Amina Selmane ha evidenziato le affinità e le collaborazioni tra due Stati, Italia e Marocco, che si affacciano sul Mediterraneo e che possono trasformare l’amicizia in opportunità economica.
L’ambasciata del Senegal è stata rappresentata da Massamba, un senegalese che vive nel nostro paese e che ha voluto prendere le distanza dai recenti fatti di Roma, ribadendo che i senegalesi residenti in Italia, vivono in armonia con il popolo italiano, rispettandone le tradizioni e la cultura.
Il console generale del Bangladesh a Milano Iqbal Ahmed, ha ribadito gli speciali rapporti instaurati con Pieve di Soligo e con l’assessore Menegon, sottolineando la straordinarietà di un convegno a così alto livello organizzato in modo impeccabile da una piccola cittadina come Pieve.
Il convegno si è chiuso con l’intervento di Maria Cristina Piovesana, presidente di Assindustria Venetocentro Padova-Treviso.
Piovesana ha ribadito che il lavoro deve essere adeguatamente retribuito e le imprese devono realizzare profitti. Il Veneto al di là degli stereotipi, è stata la prima Regione d’Italia dove negli anni ’90 gli imprenditori hanno pensato agli alloggi per chi veniva a lavorare dall’estero.
Piovesana ha chiuso incitando le donne delle comunità straniere ad avere un ruolo attivo crescente, a prendersi lo spazio che spetta loro nella società.
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(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
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