Una folla commossa ha dato l’addio ad Andrea Ros. Al funerale in Duomo autorità, associazioni e il grandissimo affetto dei cittadini

Una grandissima folla e più applausi, interminabili, hanno salutato il consigliere comunale Andrea Ros, morto per malattia a 38 anni, nel rito delle esequie che è stato celebrato nel Duomo di Pieve di Soligo oggi sabato 30 luglio, giorno di lutto cittadino.

La salma è giunta in chiesa mezz’ora prima dell’inizio della cerimonia, quando l’edificio era già gremito. Per questo tempo si è svolta una veglia di preghiera, mentre una grande folla continuava a riempire il luogo sacro e anche molti spazi antistanti.

Durante tutto il funerale la bara è stata vegliata da un picchetto di sei atleti dei sodalizi “Amatori Pieve” e Asd Barbisano Eclisse Calcio (una maglia del quale è stata posata sul feretro), di cui Ros era da alcuni anni stimato direttore sportivo.

Insieme al sindaco Stefano Soldan e all’amministrazione comunale di Pieve di Soligo, erano numerosi i rappresentanti delle istituzioni presenti, a cominciare dal Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e da quello della Provincia di Treviso Stefano Marcon, oltre a tanti amministratori ed esponenti politici di tutta la Marca, alcuni dei quali in queste ore di lutto hanno affidato ai social il loro ricordo commosso della figura di Ros.

Hanno partecipato al rito l’europarlamentare Gianantonio Da Re, la senatrice Sonia Fregolent, i deputati Angela Colmellere, Ingrid Bisa e Dimitri Coin, il consigliere regionale Alberto Villanova e numerosi primi cittadini della Marca.

“Ci troviamo numerosi oggi: Andrea era un uomo molto giovane, era attorniato da tantissimi amici e da una famiglia benvoluta e stimata” ha affermato all’inizio della messa l’arciprete monsignor Giuseppe Nadal, che ha subito portato la vicinanza e la preghiera del cardinale Beniamino Stella e dei sacerdoti che si sono susseguiti in questi anni in parrocchia e che hanno conosciuto personalmente Ros.

All’omelia, prendendo spunto dalla pagina del Vangelo sulla Resurrezione di Lazzaro, monsignor Nadal ha giudicato “del tutto umana e comprensibile l’espressione del dolore profondo per la scomparsa di una persona cara come Andrea”.

Egli ha elogiato il percorso educativo della famiglia di origine di Ros e ha usato più volte l’aggettivo “prezioso” per definire la portata e il significato dell’impegno familiare, sportivo, sociale, amministrativo e ricreativo del giovane consigliere scomparso, mettendo in evidenza le tante doti umane ricordate anche in queste ore della sua morte improvvisa, come la generosità che si è espressa fino all’ultimo istante della sua vita.

Al termine delle esequie si sono seguiti tre interventi di commiato. Per primo, il sindaco Soldan – che ha posto sulla bara e poi consegnato nelle mani della moglie Federica la fascia tricolore con cui Ros aveva celebrato alcune settimane fa un matrimonio – ha messo in luce il suo innato amore per Pieve di Soligo, la passione, la lucidità e la coerenza che animava la sua azione amministrativa: “Oggi ti restituiamo il bene che hai donato alle persone della nostra comunità – ha concluso – di cui hai saputo toccare il cuore con il tuo sorriso e la tua tenacia”.

Ha quindi preso la parola Mirco Dalla Pace, intervenuto per il BarbisanoEclisse Calcio leggendo i pensieri del presidente Enrico D’Agostin. Egli ha ricordato Ros rievocandone “il sorriso, gli occhi profondi, la proverbiale simpatia, l’allegria contagiosa, la disponibilità e il modo di porsi sempre gentile ed educato”. “Proteggi da lassù la tua famiglia, la nostra squadra e i nostri obiettivi sportivi” ha terminato Dalla Pace. 

Infine, sentito e commosso l’intervento della sorella Giulia, che, fra ricordi e pensieri di bene, ha espresso il proprio “orgoglio” di essere stata in famiglia al fianco di Andrea, con l’auspicio che “la voglia e l’amore per la vita che lui ha sempre dimostrato siano da esempio e da monito per tutti coloro che lo hanno conosciuto”.

La processione che ha accompagnato la salma di Andrea Ros verso l’uscita del Duomo, fino al sagrato, è stata lentissima, quasi a testimoniare la vicinanza di tutti e la volontà di non lasciare andare una persona così benvoluta dall’intera comunità.

Sono stati applausi, commossi e profondi, così come il silenzio che ha avvolto tutti i lunghi momenti finali delle condoglianze e degli abbracci ai familiari. E infine, un corale addio è stato tributato dagli applausi al giovane consigliere quando l’auto bara si è definitivamente allontanata dagli occhi degli astanti.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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