Le dirigenti di Questura, Digos e Squadra mobile si raccontano a 63 anni dalla nascita della Polizia femminile: “Oggi molte donne ricoprono ruoli di alto livello”

Manuela De Bernardin Stadoan, Claudia Abbamondi, Immacolata Benvenuto sono tre donne che ricoprono altrettanti ruoli apicali all’interno della Polizia di Stato trevigiana: rispettivamente questore di Treviso, dirigente della Digos e della Squadra mobile. Ieri sono salite sul palco per la serata finale dell’edizione 2022 della rassegna Sorellanza, raccontando gli inizi della loro carriera e delineando un quadro generale della situazione della Marca. La serata è stata moderata dalla giornalista Adriana Rasera.

Oggi ricorre l’anniversario dei 63 anni dall’ingresso delle donne nel Corpo di Polizia, “una delle tappe più importanti dell’emancipazione femminile in Italia e per il cambiamento della nostra società – ha spiegato il vicesindaco di Pieve di Soligo Luisa Cigagna -. Da quel momento si permise alle donne di fare le poliziotte, ma in un corpo speciale, quello della ‘Polizia Femminile’ e con compiti di intervento molto specifici che riguardavano la tutela della moralità pubblica, della famiglia, delle donne e dei minori”.

Oggi nella Polizia di Stato le donne sono il 20% – ha detto il Questore di Treviso – ma la cosa più importante è che ricopriamo ruoli di alto livello”.

Manuela De Bernardin Stadoan è la prima donna a guidare la Questura di Treviso, è stata lei stessa nella serata di ieri a spiegare i motivi che la hanno spinta ad entrare nella Polizia di Stato. Negli anni De Bernardin ha diretto anche la Squadra mobile di Belluno, il Commissariato di Cortina d’Ampezzo, la Divisione anticrimine e il Compartimento di Polizia ferroviaria di Venezia. “Devo essere stata fulminata da piccola quando vedevo i film italiani in cui c’erano delle macchine verdi, erano le prime serie poliziesche italiane – spiega -. Chiaramente erano tutti uomini. Dopo la laurea partecipai al concorso ed entrai nella Polizia di Stato, non avrei potuto fare nient’altro”.

Per la dirigente della Digos Abbamondi far parte della Polizia non era un sogno di bambina, “però la mia famiglia è sempre stata orientata all’essere utile alla società. Quando sono cresciuta mi sono interrogata su quale potesse essere il mio modo per aiutare il prossimo. Dopo la laurea in giurisprudenza per caso mi dissero che c’era un concorso per commissario di Polizia e sono entrata in questo corpo”.

Manuela De Bernardin Stadoan – Questore di Treviso

“Io ero affascinata dal ruolo di Ispettore – spiega Immacolata Benvenuto, dirigente della mobile – e sono entrata per questo motivo. Poi dopo quattro anni ho superato il concorso per funzionario della Polizia di Stato. È l’unico concorso che ho fatto in vita mia perché mi ha sempre affascinato l’incarico di investigatore”.

Claudia Abbamondi – Dirigente della Digos

Durante la serata il questore di Treviso ha delineato un ritratto della Marca Trevigiana che è stata definita come una “provincia molto ricca e complessa in cui sicuramente ci sono delle problematiche. Nel complesso la vita quotidiana si svolge ancora con tranquillità”.

Immacolata Benvenuto – Dirigente della Squadra mobile

Nonostante il 25 novembre scorso si sia fatto molto per contrastare la violenza contro le donne, anche ieri un femminicidio ha scosso il Veneto, a San Stino di Livenza. “È difficile prevenire questo tipo di violenze – conclude il Questore – penso che debbano essere le donne stesse a prendere coscienza di sé e conoscere come difendersi dalle violenze e come chiedere aiuto”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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