“Sua figlia è in caserma, servono soldi”: a 90 anni sventa la truffa del finto carabiniere

“Carabinieri. Sua figlia ha avuto un incidente“. Questo, in sostanza, l’incipit della telefonata che una quasi novantunenne residente nel Quartier del Piave ha ricevuto ieri venerdì pomeriggio.

Una situazione che avrebbe potuto generare forte apprensione e, di conseguenza, una perdita di lucidità, ma l’anziana ha mantenuto i nervi saldi ed è riuscita a sventare quella che si sarebbe poi rivelata essere l’ormai famigerata truffa del finto operatore delle forze dell’ordine che telefona a soggetti potenzialmente deboli per cercare di spillare loro dei quattrini con artifizi e raggiri.

“Mia mamma ha ricevuto una telefonata da finti carabinieri dicendo che io avevo avuto un incidente – racconta la figlia della novantenne -, che ero in caserma e che per lasciarmi andare doveva preparare dei soldi e che sarebbero passati a prenderli”.

Comprensibilmente, la prima cosa che ha fatto l’anziana è stata sincerarsi delle condizioni della figlia dopo il presunto incidente. Nel frattempo, però, ha realizzato che qualcosa non quadrava. “Gli interlocutori le hanno detto che la mia auto non era rotta, ma poi mia mamma ha detto loro che non avrebbe dato soldi a nessuno” prosegue la figlia.

A quel punto, probabilmente avendo capito che non c’era trippa per gatti, chi era all’altro capo della linea ha interrotto la comunicazione.

“Ho segnalato ai veri Carabinieri di Pieve di Soligo quanto accaduto a mia mamma, che ha comunque preso un bello spavento – riferisce la figlia -. Ho anche fornito loro il numero fisso a cui è arrivata la telefonata, forse può essere utile per risalire a chi ha telefonato a mia madre, alla quale ho fatto i complimenti per la freddezza che ha avuto nel rispondere a questi tizi. Al di là del fatto specifico, vorrei mettere in guardia tutti da questo tipo di chiamate”, che non tutti riescono a decifrare con tanta prontezza, soprattutto in età avanzata.

Sono numerose, anche nel nostro territorio, le iniziative pubbliche dell’Arma dei Carabinieri in collaborazione con gli enti locali (diocesi comprese) per mettere i cittadini, e in particolare gli anziani, al corrente dei vari tipi di truffa che i malintenzionati cercano di mettere a segno telefonicamente, via web o di persona. L’invito è sempre quello di segnalare alle forze dell’ordine persone, telefonate o messaggi sospetti.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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