“La cultura e la bellezza non possono essere ancora e sempre cenerentole e residuali nel Paese che ne annovera le testimonianze e le espressioni più numerose ed eloquenti al mondo. Occorre rimettere in campo idee, energie, competenze e risorse con determinazione convinta e diffusa”: con queste parole Marco Zabotti, direttore scientifico dell’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi” e coordinatore della rete culturale “Vite Illustri Pieve di Soligo”, ha voluto manifestare il suo auspicio per il nuovo anno.
Un 2021 che per Zabotti dovrà essere all’insegna della “Bellezza”, che gli italiani hanno la fortuna di trovare in molti angoli delle nostre città e dei nostri paesi, oltre alla contemplazione della natura e dei suoi paesaggi che, anche nell’Alta Marca Trevigiana, regalano emozioni indescrivibili.
“L’Italia non può che rinascere da qui, ritrovando le radici spirituali di una ‘mission’ che le è stata affidata nella notte dei tempi, di una vocazione naturale al gusto, allo stile, alla creatività e all’immagine del bello che sono nel suo Dna, nella sua storia, nel lascito attualissimo del suo originalissimo contributo al destino dell’umanità. – afferma Zabotti – Dopo Leonardo Da Vinci e Raffaello, il 2021 è l’anno di Dante Alighieri e Parma è ancora Capitale Italiana della Cultura, dopo aver ricoperto questo ruolo anche nel 2020”.
Per il direttore scientifico del “Beato Toniolo”, basterebbero questi nomi per evocare la grandezza e il fascino inarrivabile del genio italiano, sparso ovunque.
“Non ci sono infatti periferie in Italia per quanto riguarda la cultura. – continua – La bellezza è in ogni luogo, a cominciare dall’amenità dei paesaggi naturali, dallo splendore degli insediamenti umani e dalle realizzazioni delle genti locali che hanno intessuto lodi a Dio con lo splendore di chiese, architetture e monumenti a partire dagli albori della civiltà cristiana. Oggi è l’occasione unica, decisiva e irripetibile”.
Per Zabotti questa nuova crisi legata al Covid invita a “cambiare passo, a guardare in alto, a riscoprire il mondo nuovo, dentro e fuori di noi” e nell’anno appena iniziato non si possono ripetere le scelte sbagliate, i gravi errori compiuti, gli investimenti miopi, le dissipazioni evidenti.
Per questo la cultura non può essere dimenticata e deve tornare ad essere un settore in cima alle priorità delle amministrazioni pubbliche, che dovrebbero occuparsi della valorizzazione dei beni e della promozione di personalità illustri ed eventi, per un efficace ritorno in termini di cultura, educazione civica e socialità.
In un anno difficile come il 2020, diverse realtà del Comune di Pieve di Soligo hanno saputo investire sulla cultura, dalla sfida per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2022, alle iniziative estive e alla preparazione dei momenti in cui si celebreranno i personaggi illustri che hanno permesso a questi luoghi di farsi conoscere nel mondo.
Per il coordinatore della rete culturale Vip è questo il “biglietto da visita” che il nostro territorio e l’Italia intera devono mostrare per ripartire dalla “Bellezza” dopo la tragedia dell’emergenza sanitaria.
In questo percorso di rinascita, sarà importante uno sguardo verso il futuro ma anche al passato perché, utilizzando le parole dello stesso Zabotti, “le cose antiche, preziose e di valore della storia e dell’umanità geniale del nostro Paese sono le cose nuove autentiche per la rinascita dell’Italia, al tempo dell’anno 2021”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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