Il campione sloveno Tadej Pogacar, numero uno del ciclismo mondiale, che è riuscito quest’anno nell’impresa di centrare nella stessa stagione la vittoria al Giro d’Italia, al Tour de France e al Campionato del mondo su strada (unico nella storia a riuscirci insieme a Eddy Merckx nel 1974 e Stephen Roche nel 1987) ha gareggiato qualche anno fa, quando ancora non era il Pogacar attuale, a Pieve di Soligo.
A raccontare questo curioso aneddoto é Alberto Dalle Ceste, noto avvocato pievigino, da molti anni “voce” dell’Internazionale juniores di Solighetto, corsa ciclistica di carattere internazionale riservata appunto alla categoria juniores (atleti di 17 e 18 anni) organizzata dalla SC Solighetto 1919, storica compagine locale presieduta da Raffaele Mazzucco, giunta quest’anno alla trentaseiesima edizione.
“Era l’edizione del 2016 – esordisce l’avvocato Dalle Ceste – un’edizione che ricordo molto bene per essere stata la prima dopo la morte di Ettore Floriani (storico ideatore, assieme ad Emilio Mazzero, della corsa sul finire degli anni 80 per ricordare il figlio Cristiano prematuramente scomparso, ndr). Tutti gli occhi, quel giorno, erano puntati sul campione del mondo in carica, l’austriaco Felix Gall, che nella stagione precedente aveva vinto l’iride ai mondiali americani di Richmond. Inutile dire che la maglia iridata al via aveva il suo fascino ed attirava gli occhi degli appassionati, anche perché in passato era accaduto in sole due altre occasioni di avere il campione del mondo al via a Pieve di Soligo: Palumbo nel 1993 e Diego Ulissi nel 2007″.
“Tuttavia, tra i favoriti ci era stato segnalato anche un biondo ragazzetto sloveno, che militava nel Team Radenska di Lubiana, che aveva già fatto vedere grandi cose. Il suo nome era quello di Tadej Pogacar” precisa.
La corsa fu poi vinta dall’allora campione del mondo in carica Felix Gall, con Pogacar al terzo posto.
L’avvocato Dalle Ceste ricorda però a tal proposito un altro aneddoto: “Venni a sapere dopo la gara che quel giorno Pogacar era partito svantaggiato. Prima della partenza, durante il riscaldamento, aveva subito un guasto meccanico alla sua bicicletta ed era stato costretto a rimediarne una di riserva che non aveva però le sue misure ideali. Nonostante questo, riuscì a concludere al terzo posto, perdendo le ruote di Gall lungo l’ultimo passaggio a Colvendrame”.
“Ancora non potevamo sapere – conclude Dalle Ceste – che di lí a poco quel timido biondino si sarebbe rivelato uno dei più forti corridori della storia, segno che l’Internazionale di Solighetto è una vera e propria fucina di giovani talenti e il merito va dato a Claudio Busetti, “regista” dell’organizzazione, che ogni anno riesce a portare a Pieve di Soligo il meglio del ciclismo mondiale juniores”.
(Autore: Luca Collatuzzo)
(Foto: per gentile concessione di Alberto Dalle Ceste)
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