Pieve di Soligo, presentato al Careni il nuovo documentario di Giovanni Carraro (video e fotogallery)

E’ stato presentato nella serata di venerdì 9 novembre 2018, al teatro Careni di Pieve di Soligo, il nuovo documentario del giornalista e videomaker Giovanni Carraro intitolato “Tre cime di Lavaredo: la Trinità delle Dolomiti”.

Una presentazione organizzata dal Club alpino italiano (Cai) di Pieve di Soligo e patrocinata dal Comune di Pieve di Soligo.

Un viaggio di 47 minuti alla scoperta del territorio tra il sentiero 101 e il 105, concatenati dai rifugi Auronzo, Lavaredo e Locatelli e commissionato dal Comune di Auronzo di Cadore.

Le immagini, realizzate tramite l’ausilio di un drone, immortalano le meraviglie paesaggistiche del luogo, corredate dalle testimonianze della gente del posto e delle riflessioni dello scrittore e alpinista Mauro Corona: un percorso che affronta tematiche inerenti la geografia, la geologia, la storia dell’alpinismo, la botanica e la geologia.

Parliamo del simbolo dell’Unesco – ha spiegato Giovanni Carraro al microfono di Qdpnews.it – e ci saranno aspetti legati alla cultura e alla Grande Guerra. Un lavoro, quindi, più esteso e non si sa mai che si ritorni nelle Prealpi per un nuovo documentario”.

“Abbiamo voluto questa collaborazione – ha dichiarato Tatiana Pais Becher, sindaco di Auronzo di Cadore – e per questo abbiamo contattato Giovanni Carraro. Si tratta di un documentario dove vengono valorizzati tutti i protagonisti del luogo, ma anche un’occasione, alla luce dei fatti, per riflettere sulla natura. Sicuramente attendiamo altri documentari sulle Dolomiti”.

Al progetto ha collaborato anche TeleBelluno, diretta da Andrea Cecchella che ha spiegato come si sia trattato di un lavoro molto bello, dove vengono messi insieme cultura e territorio.

Grande soddisfazione, vista la rilevante presenza di pubblico, anche per Michele Andreola, presidente del Cai di Pieve di Soligo. “La serata – ha spiegato Andreola – è stata voluta per l’amore che c’è per le Dolomiti. A Pieve infatti c’è una grande passione per la montagna e si vede dal fatto che noi siamo 500 soci, ma esistono anche dei gruppi collaterali”.

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(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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