Tanti gli apprezzamenti dei pievigini in occasione dell’inaugurazione dell’ombra-in-rete di Andrea Zanzotto, l’opera dell’artista Mario Martinelli presentata ufficialmente ieri sera insieme allo svelamento della targa e all’incontro con l’ombra (installazione interattiva).
Presenti il sindaco Stefano Soldan, il vicesindaco e assessore alla Cultura Luisa Cigagna, l’artista Martinelli, Stanislao De Marsanich, presidente dei Parchi Letterari, il luogotenente dell’Arma Alberto Bosco, diversi rappresentanti della giunta, del consiglio comunale e delle associazioni di Pieve di Soligo.
In molti hanno voluto “incontrare la loro ombra” grazie a un’installazione interattiva capace di soffiare l’ombra delle persone su un telo che la tratteneva per qualche secondo.
Nel descrivere le sensazioni che si provano a “incontrare la propria ombra”, della quale spesso non ci accorgiamo, l’artista originario di Paese ha spiegato che è come incontrare “un altro se stesso che ci invita a capire che non siamo soli perché c’è ‘un altro’ che abita in noi. C’è infatti il rischio che nessuno si accorga della propria ombra in quest’epoca dove siamo appiattiti e abbiamo bisogno di un riequilibrio con noi stessi”.
Anche il sindaco e il vicesindaco hanno provato questa installazione che ha catturato l’attenzione dei presenti, che si sono divertiti nel passare davanti al telo e nel vedere la loro ombra proiettata per qualche istante.
La vera protagonista della serata, però, è stata l’ombra-in-rete di Andrea Zanzotto, posizionata da qualche settimana sulla parete ovest di Palazzo Vaccari.
Soprattutto in alcune ore del giorno e della notte, in particolare al tramonto, l’ombra-in-rete del poeta regala emozioni difficili da descrivere e lo spettatore “è spinto a riempire le maglie della rete con la sua percezione, intuizione e memoria, così che l’opera – non statua, non murales – pur silenziosa sottrazione di mezzi espressivi, ne viene di volta in volta caricata di una particolare forza di presenza”.
“Questo è l’ennesimo passo che la nostra comunità e il nostro territorio fanno per ricordare un grandissimo poeta e letterato – ha spiegato il sindaco -, i cui versi sono parte fondante del dibattito culturale non solo italiano ma direi di tutta Europa e di tutto il mondo. Noi abbiamo l’onore di custodire questa memoria e i luoghi che hanno ispirato questo grande poeta, il nostro concittadino Andrea Zanzotto“.
“Con Mario Martinelli è nata un’amicizia 5 anni fa davanti a uno spiedo a Collalto – conclude – Lui mi aveva parlato della possibilità di realizzare un’opera che parlasse attraverso l’ombra di Andrea Zanzotto. All’inizio c’è stata un po’ di perplessità ma poi ci siamo conosciuti meglio e la sua capacità di cogliere l’essenza delle cose, un po’ come faceva il poeta, lo pone sullo stesso piano. Credo che quest’opera abbia coinvolto le persone che hanno sentito la presenza di Zanzotto e del suo pensiero semplicemente passando nel silenzio in questa piazza“.
“Andrea Zanzotto ha celebrato con i suoi versi il nostro territorio, il nostro dialetto e l’amore per questi luoghi – ha affermato il vicesindaco Cigagna – È una presenza che vuole essere lieve, come avrebbe voluto il poeta che amava molto la dissolvenza. Questa rete, questa leggerezza, ci restituisce questa sua presenza e la sua evanescenza”.
“Per me è un onore portare il saluto di tutti i 30 Parchi Letterari italiani e anche fuori dall’Italia – ha affermato il presidente De Marsanich -, luoghi che hanno fornito ispirazione ad autori, scrittori e poeti. Quello che cerchiamo di fare in giro per l’Italia è reinterpretare un territorio attraverso l’opera e la sensibilità di un autore. Credo che il lavoro dei Parchi Letterari sia quello di sensibilizzare il visitatore, ma anche chi abita un posto, alla fragilità o comunque all’evoluzione di un paesaggio anche attraverso l’opera di un autore”.
Il presidente dei Parchi Letterari ha detto che le celebrazioni del Centenario della nascita di Zanzotto a Pieve di Soligo sono un esempio da portare in tutta Italia: “Non vedo l’ora di collaborare per un lavoro che è già avviatissimo, siamo andati a Rolle e abbiamo fatto dei bellissimi percorsi. Per la nostra rete sarà importante che entri anche Zanzotto nei Parchi Letterari”.
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