Pieve di Soligo, è morto a 31 anni Stefano Busetto: anima del patronato Careni, aveva ricevuto il Premio Civilitas

E’ morto all’improvviso questa mattina nella sua casa di Pieve di Soligo Stefano Busetto (nella foto),  all’età di 31 anni, molto conosciuto in paese per il suo impegno nella comunità. Era affetto da tetraplegia, dopo essere rimasto coinvolto in un grave incidente stradale quando aveva 22 anni e viveva accudito con grande amore e dedizione dai genitori.

Cresciuto frequentando il mondo parrocchiale che ruota attorno al patronato Careni di via Guglielmo Marconi, col tempo Stefano era diventato il promotore e organizzatore di tanti eventi dedicati ai giovani, soprattutto tornei sportivi, come la sfida calcistica tra le due contrade del paese, Contà e Trevisan, e a partire dal 2005 aveva riunito le numerose iniziative che portava avanti nel sito PlayPieve.

Era stato presidente del circolo Noi pievigino, dedicato al “Beato Giuseppe Toniolo”, del quale manteneva ancora la carica onoraria, l’associazione che organizza le attività ricreative dell’oratorio.

Anche dopo il grave incidente che nel 2009 lo costrinse all’immobilità, Stefano non ha mai smesso di continuare a dedicarsi attivamente agli altri, tanto da essere insignito nel 2015 del Premio Civilitas, il riconoscimento che ogni anno l’Associazione Dama Castellana di Conegliano conferisce ai quei cittadini che si sono distinti per particolare impegno e umanità.

La morte di Stefano Busetto lascia un grande vuoto in tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo e di apprezzarne la grandi qualità, risaltate ancora di più nello sfortunato destino che la vita gli ha riservato. Il funerale si terrà nei prossimi giorni.

(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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