Potrebbe avere i giorni contati la grande acacia segnalata come “pericolosa” che si erge nella piazzetta verde del Borgo Stolfi, vicino alla passerella sul fiume Soligo e all’ingresso del centro Balbi Valier.
Da giorni, infatti, appaiono ben visibili a coloro che percorrono la via storica del centro cittadino le scritte “albero pericoloso” poste anche sui cartelli di divieto di sosta con rimozione forzata del veicolo, oltre ai nastri segnaletici a losanghe bianche e rosse che contornano l’area, dove sono collocate anche una caratteristica fontana e alcune panchine.
“Confermo che la struttura interna di questo albero presenta ormai segni evidenti di cedimento, con una parte del legno ormai in marcescenza – spiega Giuseppe Negri, assessore all’ambiente di Pieve di Soligo -: per determinarne l’effettiva stabilità abbiamo commissionato uno studio tecnico, ora in corso da parte di esperti in materia, così da poter giungere a una decisione definitiva sul suo futuro”.
“L’esito della perizia è atteso nei prossimi giorni – aggiunge Negri – e potrebbe indicare anche il necessario abbattimento dell’albero, al fine di garantire la sicurezza di tutta l’area”.
La zona infatti è particolarmente frequentata dai tanti appassionati delle camminate lungo l’argine del Soligo, ma anche dai numerosi clienti degli esercizi commerciali, degli uffici e degli ambulatori medici posti all’interno del centro Balbi. Da notare che vicino all’albero è ubicato anche un parcheggio per autoveicoli, sempre molto utilizzato da residenti e non, per cui la questione sicurezza diventa assolutamente rilevante.
Da molto tempo la vecchia “càssia”, come viene affettuosamente indicata dagli abitanti del Borgo Stolfi, fa bella mostra di sé con le sue ampie fronde, creando una sorta di cornice naturale alle foto di uno dei luoghi più caratteristici della città e regalando qualche spazio apprezzato di ombra e di riposo a coloro che transitano nel percorso naturalistico.
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