Le Terre alte della Marca trevigiana sono “Città veneta della Cultura” 2023: valori aggiunti Toti Dal Monte, la musica e i cibi della tradizione

Nuovo successo per il territorio riconosciuto patrimonio Unesco il 7 luglio 2019: poco fa il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha annunciato da Venezia che i 29 Comuni delle Terre alte della Marca trevigiana sono stati riconosciuti “Città veneta della Cultura” 2023.

Le terre del Prosecco Superiore hanno convinto la commissione regionale e hanno “battuto la concorrenza” delle altre 17 candidature che hanno preso parte al bando istituito a partire dalla legge 20 del 2020.

A rappresentare la nuova Città Veneta della Cultura c’erano oggi il sindaco di Pieve di Soligo Stefano Soldan, in qualità di presidente dell’Intesa programmatica d’area (Ipa), e Marina Montedoro, presidente dell’associazione delle colline di Conegliano e Valdobbiadene Patrimonio Unesco.

Zaia ha espresso il proprio plauso con queste parole: “Questo è un progetto unico, non ce lo aspettavamo, si sono messi insieme 60 eventi e più enti; il tema è “Paesaggio e musica, musica e paesaggio”. Il budget è di un milione di euro, mentre la regione mette a disposizione 100 mila euro”.

Marina Montedoro, presidente dell'associazione delle colline di Conegliano e Valdobbiadene Patrimonio Unesco, il presidente della Regione Luca Zaia e il sindaco di Pieve di Soligo Stefano Soldan
Marina Montedoro, presidente dell’associazione delle colline di Conegliano e Valdobbiadene Patrimonio Unesco, il presidente della Regione Luca Zaia e il sindaco di Pieve di Soligo Stefano Soldan

Emozionato Soldan, protagonista anche di un simpatico sketch con sua figlia e il presidente Zaia. Il governatore veneto, infatti, ha interrotto la diretta Facebook da Palazzo Balbi (in foto) chiedendo: “Chi è che piange?”. “Mia figlia” ha risposto timidamente Soldan. “Ah, to fìa la xé, portala qua, daghea in brasso” la replica del governatore.

Soldan ha poi preso la parola per commentare la nomina a Città veneta della Cultura: “E’ una sorpresa veramente straordinaria, una candidatura d’area che coinvolge 29 Comuni che hanno lavorato insieme. Farlo ci ha portato a raggiungere grandi risultati in passato, ossia il riconoscimento a Patrimonio dell’Umanità delle nostre colline Unesco”.

“Questo bando mette insieme tantissimi enti, al di là dei Comuni, sul tema della musica: proprio quest’anno ricorre il 130esimo anniversario della Toti Dal Monte – ha proseguito Soldan -, la nostra terra è una terra di musica e tanti Comuni lavorano per sostenere la cultura. Questa candidatura sarà un volàno turistico che metterà insieme eventi musicali e paesaggio, il nostro obiettivo comune è realizzare maxi eventi per dare ancora più risalto a questa manifestazione con la collaborazione della Regione e dell’Associazione Unesco. Ringrazio in modo particolare Federico Della Puppa, che in poco tempo ha stilato con pazienza il dossier di candidatura mettendo insieme le idee dei 29 Comuni”.

Soddisfatta anche Montedoro: “E’ davvero importante il senso di appartenenza che esiste nel nostro territorio Patrimonio Unesco, ma fino ad ora non avevamo mai realizzato qualche azione concreta d’insieme per dimostrarlo, è stata la prima occasione per fare qualcosa insieme”.

Punteremo sui giovani, in particolare sui giovani talenti affinché vengano nelle nostre colline e possano portare la musica, sarà una modalità nuova di ascoltare la natura e il rapporto tra uomo e paesaggio – ha precisato Montedoro, ringraziando Della Puppa e Giuliano Vantaggi per la loro professionalità nel realizzare questo progetto -. Proporremo insieme 60 azioni che coinvolgeranno il paesaggio in ogni suo aspetto, dall’arte alla musica, dai rustici rurali al nostro patrimonio architettonico, ogni evento collegato alla musica sarà unito a un prodotto tipico della nostra tradizione”.

“É stata una bella sfida – commenta il coordinatore tecnico della proposta Federico Della Puppa, di Smart Land, società che si occupa di valutazioni, analisi e strategie, alla quale è stato affidato il progetto – elaborare la giusta proposta nel poco tempo che avevamo a disposizione, ma il supporto programmatico che abbiamo avuto dal territorio, dai Comuni e dalle realtà culturali è stato di fondamentale importanza, e siamo estremamente felici che questo lavoro collettivo che abbiamo coordinato, e che è stato supportato dall’IPA Terre Alte e dall’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, abbia raggiunto l’obiettivo che ci eravamo dati”.

Presenti a Palazzo Balbi a Venezia anche gli altri partner dei 29 Comuni Città veneta della cultura 2023: Unpli, Fondazione Francesco Fabbri, Gal Alta Marca Trevigiana, Distretto del cibo, Comunità montana delle Prealpi trevigiane e Istituto diocesano Beato Toniolo.

(Foto: Comune di Pieve di Soligo – Regione Veneto).
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