Ieri il saluto grato a monsignor Giuseppe Nadal. Don Sitta si congeda da Barbisano e Collalto 

Nell’abbraccio corale che le parrocchie di Pieve di Soligo, Solighetto e Refrontolo hanno tributato ieri sera, sabato 23 settembre, a monsignor Giuseppe Nadal, 80 anni, si sono uniti tanti sentimenti di gratitudine ad un sacerdote che ha segnato profondamente la vita delle comunità.

Dopo 22 anni come arciprete a Pieve di Soligo10 come parroco a Solighetto e 9 a Refrontolo, don Giuseppe, pastore tanto amato per le sue doti umane e spirituali, ha salutato le tre comunità prima di iniziare il suo nuovo incarico come collaboratore pastorale nell’Up “Serravalle” e come assistente spirituale dell’ospedale di Vittorio Veneto.

Il Duomo gremito

Da giorni campeggiano su ciascuna delle facciate delle tre chiese dei grandi striscione di “grazie” a don Giuseppe, e ieri sera istituzioni, associazioni, fedeli, famiglie, ragazzi e adulti si sono ritrovati in diverse centinaia per la messa in Duomo, concelebrata da sacerdoti legati a vario titolo a don Giuseppe e alla parrocchia di Pieve di Soligo, per testimoniare la propria riconoscenza a un parroco che è stato sicuro punto di riferimento per tutti, a partire dal fatto che ha accompagnato tante persone nelle tappe importanti della vita.

Lo striscione sulla facciata del Duomo

Come ricordano in molti questi giorni, don Giuseppe ha promosso un nuovo modo di vivere la comunità: sempre con il sorriso e dal modo gentile con tutti, ha tenuto aperte le porte della canonica invitando le persone ad entrare, rivolgendosi loro con solarità e cordialità, in un apprezzato stile di presenza e servizio in mezzo ai parrocchiani.

Mons. Nadal, al centro, insieme ai vicari parrocchiali don Luca Soldan (a sx) e don Davide Forest (a dx)

Nella sua commossa omelia, don Giuseppe ha ripreso la metafora evangelica della vigna per ripercorrere le fasi della sua vita e del suo ministero sacerdotale (di 55 anni) prima in missione in Africa, poi al fianco del vescovo Ravignani, quindi a Susegana e poi nell’Unità pastorale “La Pieve”: “Filari molto belli e ricchi di frutti: sono stato fortunato – ha detto -. Ora sono stato chiamato a una nuova preziosa vigna”.

Al termine della celebrazione, è stato letto un cordiale messaggio del cardinale pievigino Beniamino Stella, legato da una forte amicizia a don Giuseppe: “Fra poche giornate passerà il chiasso, e ti troverai con la soddisfazione del dovere compiuto e la memoria grata delle persone umili ma sincere, che ti portano nel cuore”.

Mons. Nadal insieme ai concelebranti mons. Tarcisio Bolzan, mons. Guerrino Pagotto, don Luca Soldan, don Davide Forest, don Lorenzo Barbieri, mons. Pier Amort, e ai diaconi Claudio Foltran e Alberto Azzari. Era presente anche mons. Pietro Varnier

È quindi intervenuto il vicepresidente del consiglio pastorale di Pieve di Soligo Sergio Pansolin, accompagnato dai colleghi di Solighetto e Refrontolo, Federico Citron e Luigi De Martin: “Da bravo pastore ha saputo guidarci nella fede, insegnandoci l’importanza della preghiera, della formazione, della cura delle relazioni e dell’attenzione ai più deboli, ma anche il valore della collaborazione e del fare rete”. È stato poi ricordato l’infaticabile impegno di monsignor Nadal a favore dei restauri delle opere parrocchiali in tutte e tre le comunità, unito al “tratto della gratitudine verso chiunque facesse un piccolo servizio”.

Il direttore scientifico dell’Istituto “Beato Toniolo. Le vie dei Santi” Marco Zabotti ha ringraziato don Giuseppe, “attivo componente del consiglio direttivo, instancabile animatore della causa di beatificazione e promotore della venerazione e del ‘pensiero – azione’ di Giuseppe Toniolo”: “Si è prodigato perché la causa potesse raggiungere il suo esito felice, facendosi testimone e interprete di questo cammino, con la preghiera, gli eventi e la generosa disponibilità verso fedeli e pellegrini, in uno spirito di santità e di comunione fra tutti”.

Il saluto del sindaco Soldan a mons. Nadal

Alla fine, il sindaco Stefano Soldan ha ringraziato don Giuseppe per “l’attenzione che ci ha sempre riservato con sorriso e semplicità”: “Ha cresciuto generazioni di cristiani, non facendo mai mancare l’attenzione al grande patrimonio materiale e immateriale, avendo cura del Creato e delle opere – ha detto Soldan, ricordando anche l’impegno per la beatificazione del Toniolo, “segno indelebile per la comunità” e l’atteggiamento “di serietà e rettitudine anche nei momenti di tristezza e sconforto nei fatti più tristi accaduti in questi anni”.

Presente anche il primo cittadino di Refrontolo, Mauro Canal, vari rappresentanti delle due Amministrazioni, il consigliere regionale Alberto Villanova, il comandante dei Carabinieri, luogotenente Andrea Bo, e della Polizia locale, Gian Pietro Caronello, e i sindaci emeriti Fabio Sforza e Giustino Moro.

Con la partenza di don Giuseppe, si è congedato dal proprio fedele servizio di sagrestano dopo 55 anni anche Arrigo Lorenzon, 92 anni: a lui è stata donata una immagine del Duomo, insieme a un messaggio di gratitudine dell’arciprete e di tutta la comunità cristiana di Pieve di Soligo.

La festa si è poi spostata negli ambienti dell’Oratorio Beato Toniolo, dove la filarmonica di Pieve di Soligo diretta dal maestro Stefano Feltrin e l’associazione musicale “Giovani accordi” di Refrontolo hanno allietato i presenti con alcune esecuzioni musicali, e si è conclusa con un simpatico brindisi grazie al concreto sostegno di tanti sponsor e all’attività del gruppo “Coriandolando”.

Il congedo di Stefano Sitta da Barbisano e Collalto dopo 10 anni

Anche le vicine Barbisano e Collalto hanno salutato questa domenica 24 settembre don Stefano Sitta, dopo dieci anni alla guida delle due comunità, che dal prossimo 7 ottobre condivideranno il parroco, monsignor Luigino Zago, con Pieve di Soligo, Refrontolo e Solighetto.

Don Sitta

A Collalto don Sitta – che sarà parroco a Bocca di Strada e Santa Maria del Piave – ha ricevuto il grazie sentito e affettuoso da parte dei parrocchiani, che hanno espresso la loro vivissima riconoscenza per essere stato un punto di riferimento per la fede e nell’azione pastorale, ricco di umanità e vicinanza per tutti. Sono intervenuti i rappresentanti del consiglio pastorale, il sindaco Gianni Montesel, una delegazione dei gruppi Alpini, e il direttore scientifico dell’Istituto “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”, Marco Zabotti.

L’intervento del sindaco Gianni Montesel a Collalto

La cerimonia ufficiale di saluto si è ripetuta con la messa a Barbisano e il suggello del pranzo comunitario con 200 persone a Collalto.

Venerdì pomeriggio la scuola dell’infanzia “San Giuseppe” di Barbisano ha organizzato un momento speciale di saluto al parroco: “Ci lascia un punto di riferimento, una certezza, una figura importante e assolutamente non scontata – ha affermato la coordinatrice Andrea Coan – una presenza costante, fin dall’inizio”.

Il saluto della scuola dell’infanzia “San Giuseppe” a don Stefano Sitta

“Sempre pronto con una parola buona, con un consiglio o un parere nel destreggiarci nelle decisioni scolastiche o semplicemente con un po’ di conforto nei momenti più difficili – ha concluso -. È sempre stato in grado di mediare, di ascoltare le esigenze delle insegnanti e dei genitori, di comprenderle. Ci ha aiutato a mantenere un clima collaborativo e di serenità”.

(Foto: Qdpnews.it – Scuola dell’infanzia “San Giuseppe” di Barbisano).
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