L’emergenza sanitaria non ha fermato il “dovere del ricordo” da parte del Gruppo Alpini di Solighetto che ieri, domenica 24 gennaio, ha organizzato una cerimonia, che si è svolta nel rispetto delle regole anti-Covid, per onorare i caduti di Nikolajewka.
La battaglia di Nikolajewka, nella quale sono morti tantissimi italiani, è un tragico scontro avvenuto il 26 gennaio del 1943, durante la Seconda guerra mondiale: protagoniste della battaglia le truppe sovietiche e le forze residue dell’Asse in caotico ripiegamento nella parte meridionale del fronte orientale.
Terribile lo scenario nel quale hanno combattuto i soldati: sembra ancora di vedere quella lunga marcia di uomini con i piedi congelati, le barbe ispide coperte di ghiaccio, assediati dalla fame e dal gelo, che avevano abbandonato l’ansa del Don per sfuggire all’accerchiamento dell’Armata Rossa, combattendo 11 battaglie con armamenti gravemente insufficienti e senza alcun rifornimento.
Il 26 gennaio 1943 i soldati italiani sono arrivati a Nikolajewka, presidiata da ingenti forze russe: al sottopassaggio della ferrovia hanno dovuto combattere l’ultima disperata battaglia per uscire dalla sacca e riguadagnare la strada verso l’Italia, verso le case e le famiglie lontane migliaia di chilometri.
Questi uomini hanno subito innumerevoli privazioni, fisiche e morali, senza dimenticare il senso di abbandono da parte della loro patria.
“Questa cerimonia, una delle commemorazioni più importanti che si celebrano in Italia – spiegano gli alpini di Solighetto -, è stata voluta nel 1953 dal cavalier Giovanni Pansolin, fondatore del Gruppo Alpini di Solighetto”.
Presenti alla cerimonia di ieri, domenica 24 gennaio, il sindaco di Pieve di Soligo, Stefano Soldan, il presidente della sezione Ana (Associazione Nazionale Alpini) di Conegliano, Gino Dorigo, e alcuni rappresentanti dei gruppi di alpini della sezione Ana di Conegliano, con il vessillo e i gagliardetti sezionali.
Alla fine della cerimonia gli alpini di Solighetto hanno deposto una corona di alloro alla base del monumento ai caduti presente nella frazione del Comune di Pieve di Soligo.
In seguito è stata celebrata la Santa messa nel duomo di Solighetto e il capogruppo degli alpini di Solighetto, Aldo Pradella, ha voluto ricordare i 4 soci che “sono andati avanti” nel 2020.
Gli alpini di Solighetto erano abituati a vivere questa commemorazione in modo differente e l’auspicio di tutti, appena ci si potrà lasciare alle spalle questa pandemia, è che si possa tornare a vivere la dimensione sociale delle varie comunità che hanno bisogno di guardare al futuro ma anche di onorare la memoria del passato.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Gruppo Alpini di Solighetto).
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