“Conoscere il passato per un futuro da protagonisti”: primo evento ufficiale per “Gim – Giovani Italo-Marocchini”. Il presidente è il pievigino Hammouch

“I ragazzi, pur vivendo il presente, si sono confrontati con il loro passato per proiettarsi al meglio nel futuro”: queste parole del professor Moulay Zidane El Amrani rimarranno scolpite nei cuori e nelle menti dei membri di “Gim – Giovani Italo-Marocchini”, la realtà che sabato 5 novembre ha organizzato il suo primo evento ufficiale nel Centro Culturale Altinate/San Gaetano di Padova.

Una trentina di ragazzi e ragazze di origini marocchine, provenienti da diverse Regioni italiane, hanno voluto realizzare un evento sulla storia del Marocco con interventi sulla geopolitica della nazione africana, letture di poesie e interessanti spunti per progetti interculturali da portare avanti nelle comunità in cui vivono e lavorano.

I saluti iniziali sono stati affidati a Francesca Benciolini, assessore del Comune di Padova, al consigliere regionale Fabrizio Boron, all’onorevole Ouidad Bakkali e al pievigino Mohammed Hammouch, presidente di Gim.

Prima dell’inizio della manifestazione, il pubblico si è alzato in piedi per cantare gli inni nazionali dell’Italia e del Marocco: un momento emozionante che ha coinvolto tutti i presenti.

Il primo intervento è stato affidato al dottor Abramo Abderhaman Chabib, segretario generale delle Associazioni delle Nazioni Unite del Marocco, che ha parlato delle relazioni fra Marocco e Italia che, nonostante il grande lavoro diplomatico degli ultimi anni, non si conoscono ancora a sufficienza.

In seguito, due membri di Gim, Asmaa El Faraa e Reda Laghmiri, hanno illustrato brevemente alcuni aspetti sulla geografia, sulla storia e sulla politica economica del Marocco.

Il professor El Amrani ha descritto il contesto storico e politico che ha portato alla “Marcia Verde”, importante avvenimento con il quale il popolo marocchino si è “riappropriato” pacificamente di una parte del deserto del Sahara.

Khalid Chaouki, ex parlamentare del Partito Democratico, giornalista e ora direttore dell’agenzia di comunicazione INDiplomacy, ha parlato delle relazioni del Marocco con l’Europa e con il resto del mondo, focalizzando la sua attenzione sulle eccellenze marocchine e sui settori che vedono la società marocchina leader a livello internazionale.

L’onorevole Bakkali, entrata da poco nel Parlamento italiano, si è concentrata sull’attivismo politico di tanti marocchini che, nonostante alcune difficoltà e pregiudizi, sono inseriti a 360 gradi nella società italiana.

La dottoressa Fatima Edouhabi, manager in una multinazionale nel settore dei trasporti e molto attiva nel campo dell’integrazione, ha parlato dell’importanza dell’impegno nel volontariato e delle sfide future che attendono le comunità straniere che vivono in Italia.

Yassine Lafram, presidente di Ucoii (Unione delle Comunità Islamiche d’Italia), ha affrontato il tema delle comunità musulmane in Italia, sottolineando il ruolo centrale dei centri islamici da concepire come “presidi” contro ogni forma di radicalizzazione.

L’evento si è concluso con un momento poetico, affidato alla poetessa Siham Doulkidah, e con le premiazioni a cura dei ragazzi di Gim, culminate con una bella festa impreziosita da canti e balli durante i quali tante persone hanno sventolato le bandiere del Marocco e dell’Italia.

Tra i tanti aspetti positivi di questo primo evento ufficiale dei “Giovani Italo-Marocchini” si evidenzia la nutrita presenza femminile, la partecipazione di diversi rappresentanti di associazioni e sodalizi impegnati nel campo interculturale oltre al sostegno delle istituzioni locali.

Come ha sottolineato il presidente Hammouch, questo incontro è solo un punto di partenza, e non di arrivo, per far capire a tanti giovani italo-marocchini che anche loro possono fornire un contributo concreto al progresso sociale, economico e culturale dell’Italia, senza dimenticare le loro origini.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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