In occasione della Giornata per la donazione degli organi, nella tarda mattinata di oggi si è tenuta una cerimonia di sensibilizzazione a Pieve di Soligo, più precisamente al Parco del Donatore in Borgo Stolfi.
Un appuntamento per sensibilizzare, specialmente le nuove generazioni, sulla cultura del dono: scegliere di donare gli organi è infatti semplice e gratuito, una decisione che è possibile esprimere al momento del rilascio e del rinnovo della carta di identità.
Alla cerimonia, che ha previsto la deposizione dei fiori al Monumento del Donatore, era presente il sindaco della città, Stefano Soldan, assieme all’assessore Mohammed Hammouch, a consiglieri di maggioranza e minoranza.


Presente una rappresentanza di Forze dell’Ordine, Apini, Protezione Civile, Artiglieri, Aido e Avis, alcuni studenti del Casagrande.
Luciano Piccin di Aido (Associazione italiana per la donazione degli organi) ha sottolineato la necessità di promuovere il “sì” alla donazione, ricordando la costante collaborazione con Avis: “Senza donazioni di sangue, non ci possono essere trapianti”, ha affermato.
“Il dono è necessario come l’acqua”, le parole di Mario Sist di Avis, il quale ha riferito quanto il volume di donazioni di sangue sia diminuito, motivo per cui è necessario sensibilizzare la popolazione, specialmente le nuove generazioni.
Stefano Uliana, direttore del Collegio Balbi, ha affermato che “il dono ci rappresenta”: “Senza dono non si vive. Il dono fa sì che altri possano stare bene e avere un futuro”, ha dichiarato.
“La donazione riguarda tutti noi e fa capire quanto la nostra vita sia legata a quella degli altri – le parole lette da due studentesse del Casagrande – La donazione è un atto gratuito, è un seme che può dare un futuro”.
Secondo il sindaco Stefano Soldan, donare aiuta a “portare nuova vita a persone che aspettano e sperano”.
Il primo cittadino ha inoltre raccontato l’iniziativa che vede una collaborazione tra Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) e Avis, secondo cui sindaci e amministratori potranno diventare dei donatori.
“Faccio un appello ai giovani, affinchè parlino con i propri coetanei, a proposito di un gesto gratuito, che può dare vita”, ha concluso.
In conclusione della cerimonia, è stato ricordata la presenza essenziale sul territorio di Admo (Associazioni donatori di midollo osseo).
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Arianna Ceschin)
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