Ha portato incredulità la notizia della scomparsa del pievigino, originario di Corbanese di Tarzo, Alberto Meneguz, scomparso all’età di soli 42 anni a causa di una rara forma di malattia.
Ragazzo dai modi gentili, come racconta chi lo ha conosciuto, di animo buono e con una vocazione fortemente altruista, Alberto amava orgogliosamente ricordare la sua frequentazione scolastica all’Itis “J. F. Kennedy” di Pordenone, dove si era diplomato in informatica.
Da quella sua qualifica di perito è nato un percorso che lo ha portato a gestire il controllo della rete per l’alta velocità prima di prestare le sue conoscenze in note multinazionali dell’informatica al Business Park di Sofia in Bulgaria come IMB, Microsoft e Cisco System per ritornare una seconda volta in Microsoft.
Dal 2017 era rientrato in Italia e faceva la spola tra Pieve di Soligo, dove era residente, e Roma, città nella quale lavorava per RFI al Ministero dei Trasporti.
“La sua vita un po’ girovaga non gli aveva mai impedito di mantenere i rapporti con le sue amicizie d’infanzia, con cui si teneva sempre in contatto e che amava frequentare ogni qualvolta rientrava a casa. Il grande movimento di affetto che si è attivato negli ultimi mesi è l’ulteriore prova di quanto Alberto sapeva farsi voler bene e di quanto grande sia stata la generosità che ha elargito verso chiunque avesse un bisogno, e non solo di tipo informatico” afferma il fratello Rudy.
“Durante la malattia ha sempre cercato di vivere come se il domani fosse una cosa certa, non fermandosi mai di fronte alla gravità del problema che lo aveva colpito, fidandosi di ogni persona che lo abbia assistito, sia medicalmente che umanamente, e scegliendo di passare gli ultimi mesi della sua esistenza terrena a casa dei genitori, nella sua Corbanese dove era cresciuto in infanzia” continua.
La sua scomparsa lascia nel dolore la mamma Anna Maria e il papà Bruno, che tanto hanno fatto per assisterlo al meglio delle possibilità assieme a tutti i familiari e gli amici.
Il funerale si svolgerà sabato 30 novembre alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di Corbanese, dove la salma giungerà dall’ospedale di Vittorio Veneto e dove il Santo Rosario sarà recitato domani venerdì alle ore 20.
Per volontà dei familiari non sono previsti fiori, ma eventuali offerte da devolvere all’Associazione “Lotta contro i Tumori Renzo e Pia Fiorot”.
“Pubblicamente ringraziamo per l’encomiabile impegno ogni membro dell’Hospice di Vittorio Veneto, delle cure palliative del Distretto Ulss 2 di Pieve di Soligo e tutto il personale medico e paramedico che amorevolmente si sono prodigati per trovare soluzioni o farlo sentire a proprio agio, con particolare riferimento alle Terapie Intensive di Conegliano e Treviso e all’Oncologia di Treviso” affermano dalla famiglia.
Alberto faceva parte dell’AIDO e ha deciso di donare gli occhi.
(Autore: Luca Collatuzzo)
(Foto: Onoranze Funebri Faraon)
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