La città di Pieve di Soligo preserva le sue origini e tutela il paesaggio: per farlo deve partire dalle radici, più precisamente da quelle dei gelsi. Sì, perché proprio i gelsi torneranno a fare compagnia allo sguardo e ai pensieri dei passanti che percorreranno la nuova ciclabile “Le morosine” in via di realizzazione fra il centro e la rotatoria del Bennet.
Il delicato progetto che prevede l’affiancamento delle piante alla ciclabile è nato dopo il confronto con un privato cittadino per salvare 20 antiche piante di gelso nella sua proprietà: “Abbiamo pensato di recuperarle dal luogo in cui si trovavano e dove rischiavano l’abbattimento per ricreare in via Cima da Conegliano, in un terreno di proprietà comunale, quel filare tanto tipico della vita contadina, in modo da fiancheggiare la nuova ciclabile, percorribile entro l’anno” spiega l’assessore pievigino Giuseppe Negri.
Gli alberi sono stati prelevati e ripiantati a spese dell’amministrazione, e le operazioni che ne hanno permesso la ripiantumazione sono state delicate ma di successo. I gelsi ad alto fusto creeranno un paesaggio caratteristico lungo la ciclabile che unirà il centro alla strada provinciale e permetterà di raggiungere le aree commerciali in tutta sicurezza.
“Per noi è importante inserire questi lavori in un contesto culturale e paesaggistico preciso, l’amministrazione è sensibile al tema del paesaggio e questo ne è l’esempio – continua Negri – le piante di gelso sono la memoria storica del paese perché hanno sempre fatto da sfondo alla vita contadina di Pieve di Soligo: le loro foglie venivano utilizzate come cibo per i bachi da seta, una grande fonte di sostentamento per le famiglie del posto. Del gelso non si buttava niente, perché anche il tronco serviva come legna da ardere. Recuperare queste piante ha anche un valore altamente simbolico sotto ogni aspetto”.
(Foto: Comune di Pieve di Soligo)
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