Se passavi da loro, a malga Coston, eri sicuro di trovare sempre una fetta di polenta pronta, da mangiare con formaggio o soppressa. E dietro al bancone, un’altra certezza: la presenza infaticabile e premurosa di Quinto Andreatta, scomparso 6 anni fa, e della moglie Rosalinda Vido, di Fietta, che è invece mancata domenica scorsa all’età di 88 anni.
Una storia d’amore, di sacrifici e di passione con, sempre sullo sfondo, la montagna. Il matrimonio nel 1962, quattro figli (Isidoro, Roberta, Emanuela e Stefania) e la vita da malgari portata avanti per cinquant’anni, tra alpeggi e produzione di formaggi. Nei primi anni ’90, poi, la nascita dell’agriturismo, per la cui crescita la presenza di Rosalinda è stata determinante.
Allevatrice, cuoca e mamma. Instancabile. “Me la ricordo sempre in cucina, mentre faceva da mangiare – ricorda la figlia Stefania Andreatta, 47 anni, l’ultima dei quattro -. Aveva soprattutto una grande passione per l’orto, tutto ciò che si mangiava proveniva da lì. Una donna molto laboriosa, che ha amato tanto i suoi cari, ultimi in ordine di tempo i nipoti”.
E, a ulteriore testimonianza di quanto il legame tra lavoro in malga e famiglia fosse indissolubile, un aneddoto che riguarda proprio Stefania è illuminante: “Quando era incinta di me e le si sono rotte le acque, la mamma stava mungendo le mucche – racconta -. Da lì la corsa verso l’ospedale, inutile. Io sono nata in strada, a Costalunga”.
L’ultimo saluto a Rosalinda si terrà oggi alle 15 nella chiesa parrocchiale di Fietta.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Onoranze funebri Brotto Thomas)
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