Sicuramente non manca l’autoironia a “FPC – Fatti Per Crescere“, una delle quattro liste che corrono per le elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno prossimi nel Comune di Pieve del Grappa.
Scorrendo i canali social della lista, si trovano tanti post esilaranti abbinati a foto e immagini che, come si usa dire, “sono tutto un programma”.
Il candidato sindaco è Simone Rizzardo e in squadra ci sono Francesca Marin, Giobatta Ganzina, Elisa Scevarolli, Michela Melchiori, Michele Barbazza, Thomas Rodighiero, Enrico Verardi, Renato Tessaro e Anna Loro.
Alle ore 20.30 di questa sera, venerdì 7 giugno, a Palazzo Reale ci sarà la tanto attesa serata informativa con la Comunità di Crespano.
“Temo si parlerà di politica – si legge nel sarcastico invito all’appuntamento -, ma non mancheranno i colpi di scena. Portatevi le sedie da casa (non vengono fornite). Ingresso gratuito per le prime 999 persone, le successive dovranno pagare 10 euro”.
Nella premessa al programma amministrativo di FTP – Fatti Per Crescere, si sottolinea che l’iniziativa politica del gruppo si fonda su un profondo dissenso nei confronti dell’attuale giunta di Pieve del Grappa.
Al centro del programma c’è la “bellezza” per rendere attrattivo il paese, oltre alla revisione delle regole urbanistiche per dare maggior privacy alle case e migliorare l’aspetto estetico delle vie.
C’è l’intento di rendere la piazza di Crespano un vero “salotto”, rinunciando ad alcuni posti destinati al parcheggio, e ottimizzare le risorse esistenti con la supervisione finanziaria del sindaco, la riduzione delle spese e l’ottimizzazione del personale.
Nel programma sono previsti anche un miglioramento della gestione amministrativa e dei servizi sociali, interventi sulle strade, valorizzazione estetica di alcune vie, regolamentazione delle strade di confine e altri lavori.
“Il simbolo – spiegano da FPC – Fatti Per Crescere Fietta Paderno Crespano – incarna l’essenza di chi siamo e riflette la natura del nostro programma: la crescita. Per ogni elemento, potrebbero essere scritti poemi di parole. Il neonato, in un’immagine che solo un genitore può comprendere appieno, incarna il simbolo della vita e della crescita, valori fondamentali nel nostro programma di governo. Rappresenta la giovinezza e la vitalità della nostra forza politica, che non solo non nascondiamo, ma che rafforziamo con una visione lungimirante. Il neonato, appena giunto al mondo, già proietta lo sguardo lontano, sostenuto dalla presenza di un binocolo, simbolo della nostra chiara visione per il futuro. Il neonato si erge in piedi, affidandosi al sostegno della lancia”.
“La lancia – aggiungono -, nella sua accezione simbolica di forza, magia e regalità, rappresenta il simbolo dell’invincibilità. Lo scudo con la testa di leone è un’icona di protezione e sicurezza, oltre a rappresentare nobiltà e regalità. Simboleggia il potere e la maestosità del gruppo. Inoltre, questo simbolo fa eco all’identità veneta, rafforzando l’associazione con la nostra storia e cultura. Il significato delle spighe è ben noto: oltre ad evocare gli allori di vittoria, rimangono il simbolo della vita e della crescita, rappresentando fertilità e abbondanza”.
“Questo simbolo è già di per sé significativo – proseguono -: riflette l’entità e la profondità della nostra azione politica, sottolineando il divario che ci separa dai nostri concorrenti in termini di peso, idee, innovazione, coraggio e originalità. La differenza è abissale. Evidenziando chiaramente il differente spessore messo in campo. Il nostro impegno e la nostra determinazione. Il simbolo dimostra che noi non siamo ‘gli altri’, non siamo ‘i soliti’ e che facciamo la differenza”.
“Oltre alla parte simbolica – evidenziano -, c’è la componente delle scritte: FPC è l’acronimo dei nostri paesi prima della fusione in Pieve, ovvero Fietta, Paderno e Crespano. Questo già di per sé rappresenta un’eccezione, poiché tutte le altre forze politiche riguardano semplicemente Pieve di qua e Pieve di là…che noia! Si confondono anche tra di loro. Chi è chi? Mantenendo l’accento sul legame emotivo della popolazione con il nome del proprio paese, FPC rappresenta anche una forma di dissenso nei confronti di questa fusione forzata e poco organica”.
“C’è anche la componente della concretezza – sottolineano -: fatti, non parole…per far crescere veramente questo paese. Siamo, nati per crescere. Siamo ‘fatti per crescere‘. È la vita stessa, la maestra a volte dolce a volte severa di questo processo esistenziale. Come ci dimostrano i tempi moderni: Crescere, è un imperativo della vita, non è una scelta. La politica deve considerare la crescita un obiettivo fondamentale, così come i cittadini devono accettarla come un processo inevitabile per prosperare”.
“La sfida è una – concludono -: Crescere in modo equo e sostenibile. Ovvero, senza consumare maggiori risorse. Per farlo, dobbiamo liberarci delle zavorre che ci trascinano verso il basso: da chi governa e amministra questo paese, dalla burocrazia, e dalla pianificazione urbana obsoleta e inefficiente. Concederci di cambiare, abbandonare le proprie sicurezze, assumersi responsabilità, e mettere in discussione le proprie idee, ma soprattutto capire… cosa siamo disposti a rinunciare?”.
(Foto: FPC – Fatti Per Crescere).
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